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Secondo una ricerca dell’Iwsr (International wine and spritz research) nel 2018 le vendite del vino tramite piattaforme e-commerce sono state le più performanti tra le bevande alcoliche vendute online, un risultato pari a 8 miliardi di euro.
Dai dati sembra proprio che aprire un e-commerce ed iniziare a vendere vino online direttamente dal tuo sito sia una scelta sufficiente per portare alle stelle il fatturato della tua azienda vinicola ma, purtroppo, non funziona esattamente così.
Se sei proprietario di un’etichetta di vini, sicuramente, per come gira il mondo oggi un e-commerce è una soluzione quasi imprescindibile per portare il tuo prodotto sul mercato e renderlo competitivo, specialmente se sei interessato ai mercati esteri.
L’e-commerce permette di avere una serie di vantaggi sia per gli acquirenti che per le aziende. Vendere vino online non dà solo la possibilità al cliente di poter acquistare il prodotto in qualsiasi momento ma permette anche di allargare il bacino di utenze e di avere maggiore visibilità.
Per non parlare dell’abbattimento dei costi di gestione: un negozio online è molto più economico del negozio fisico, sia in fase di apertura che di mantenimento. L’e-commerce, inoltre, non solo apre un canale alternativo di vendita ma contribuisce a rafforzare i canali di vendita offline, fungendo da vera e propria vetrina dei tuoi prodotti.
Ma arriviamo al dunque: vendere vino online non significa semplicemente aprire un E-commerce. Molti imprenditori vinicoli commettono il grande errore di credere che basti aprire un negozio online e il gioco è fatto.
L’e-commerce, invece, è solo la facciata di un lavoro multicanale più ampio, svolto dietro le quinte e senza il quale, come spesso accade, i risultati non sono garantiti.
A proposito di multicanale, un report pubblicato da Casaleggio dichiara che circa il 73% degli e-shopper utilizza più canali per entrare in contatto con il brand e i suoi prodotti.
Ribaltando la prospettiva questo significa che se il tuo obiettivo è quello di vendere vino online, l’e-commerce deve essere sorretto da una serie di attività strategiche che coinvolgono anche altri canali e contribuiscono a dare visibilità al tuo sito web per la fase di acquisto.
Prima di andare avanti ricordati che non puoi vendere vino online senza un piano di marketing per il vino e la tua cantina.
SEO e content marketing
Se hai già letto alcuni dei miei articoli ti sarai reso conto che frequentemente parlo di SEO, questo perché è senza ombra di dubbio tra le strategie di wine marketing più importanti per vendere vino online.
Avere un e-commerce senza applicare una strategia SEO è come aprire una bellissima enoteca ed avere la vetrina oscurata, un peccato no? Vale a dire: a cosa serve realizzare un sito web completo, curato nei minimi dettagli e con funzione di e-commerce se poi nessuno lo vede?
La SEO si basa infatti su processi indirizzati a dare visibilità al tuo sito web tra i risultati della SERP di Google. Per rendersi conto di quanto apparire tra i risultati di queste ricerche potrebbe diventare un vero palcoscenico per la tua azienda vinicola, basta pensare che ogni giorno su Google vengono effettuate circa 3,5 miliardi di ricerche.
Ma perché la SEO è così importante? Spesso capita che i tuoi potenziali clienti non conoscano il tuo brand o la tua cantina vitivinicola, ma semplicemente cercano un prodotto digitando una o più Keyword sulla barra di ricerca Google. I risultati dipendono da un efficace applicazione della strategia SEO per la quale il tuo sito web si posiziona tra i primi risultati per determinate parole chiave, aumentandone di conseguenza il traffico e quindi il potenziale acquisto del prodotto ricercato.
La SEO è una strategia che fa leva su più tecniche ma una delle più importanti è l’ottimizzazione dei contenuti. Infatti se la SEO si basa sulle ricerche effettuate per parole chiave viene da se pensare che i contenuti testuali sono il centro della strategia. Questo è il motivo per cui aprire il blog aziendale sul proprio sito è un passo quasi obbligatorio se vuoi ottenere ottimi risultati.
Blog aziendale: la potenza dello storytelling
Avere un blog aziendale fa veramente la differenza. Un problema che molte cantine vitivinicole non si pongono nel momento in cui avviano l’attività di e-commerce per vendere vino online è che questo tipo di vendita, se non è ben gestita, può avere qualche svantaggio.
Uno dei limiti dettati dalla vendita del vino online è che impedisce chiaramente il contatto con il prodotto, con l’etichetta e con l’azienda stessa. Sappiamo bene quanto si tratti di un prodotto emozionale e strettamente legato agli organi sensoriali, ecco perché non è propriamente facile venderlo online.
Inoltre, a meno che non si conosce già in precedenza la marca d’acquisto, alcuni potenziali clienti potrebbero mostrare diffidenza rispetto alla qualità del prodotto e all’attendibilità del marchio.
È qui che entra in gioco l’importanza del blog aziendale (e dei contenuti più in generale) il quale oltre a sostenere le strategie di ottimizzazione SEO svolge diverse funzioni altrettanto importanti.
Il blog è un punto di contatto fra te e i tuoi potenziali clienti, è lo spazio in cui puoi trasmettere i tuoi valori, la tua storia, le caratteristiche della tua azienda, raccontare il tuo prodotto e creare qualsiasi contenuto che possa interessare il tuo pubblico.
Sempre più aziende vitivinicole si stanno attrezzando per vendere vino online e questo significa concorrenza, tanta concorrenza. Il blog è uno degli strumenti più potenti di differenziazione tramite il quale puoi instaurare un rapporto di fiducia con il cliente, incuriosirlo, avvicinarlo, affascinarlo.
Google Ads
La vecchia pubblicità invadente non funziona più, ormai già da tempo. Intrusiva, fastidiosa, in poche parole obsoleta. Google Ads è la piattaforma pubblicitaria di Google, una strategia di inbound marketing che permette al tuo annuncio di essere pubblicato su Google nel momento esatto in cui qualcuno cerca un prodotto simile a quello che offri.
Cioè significa cogliere il cliente proprio nel momento del bisogno o comunque di maggior interesse, quando è più probabile che acquisterà il tuo prodotto. Anche in questo caso si tratta di una strategia che punta alla visibilità e a portare il cliente all’acquisto tramite diverse funzione e strategie come ad esempio il PPC o gli annunci display.
Se il tuo e-commerce ha le potenzialità di una Ferrari, possiamo dire che Google Ads, insieme alle altre strategie, ne determina la potenza dei cavalli.
Un annuncio fatto tramite Google Ads nel momento giusto può, non solo dare visibilità al tuo e-commerce e al tuo sito web ma può convertire l’utente in effettivo cliente.
Social media
Chi avrebbe mai pensato un tempo che i social media sarebbero diventati uno degli strumenti utilizzati per aiutare la tua cantina a vendere vino online? La bevanda degli Dei, un prodotto ritenuto così pregiato, ricercato e raffinato trova una delle sue più importanti strategie di vendita online proprio sui social media.
Secondo un report pubblicato da Casaleggio nel 2019 sembra che l’87% degli e-shopper dichiara che i social media influenzano gli acquisti e questo, se vuoi vendere vino online, è un dato che non puoi trascurare.
Nonostante il report faccia riferimento agli acquisti generici e non legati solamente al settore vinicolo, dà comunque l’idea di quanto i social media abbiano potere sulle nostre scelte d’acquisto.
Ci è voluto un po’ di tempo prima che le cantine vinicole iniziassero ad accettare che per vendere vino online, era indispensabile la presenza sulle piattaforme social.
Però sappiamo bene che i social non sono tutti uguali, ognuno ha un modo di comunicare diverso ed è per questo che la scelta dei canali è uno dei punti chiave da impostare durante la stesura del business plan e non lasciata al caso. In linea generale, però, i social più utilizzati per promuovere una cantina vinicola sono Facebook, Instagram e Youtube.
Facebook non solo dà la possibilità di usare inserzioni a pagamento (Facebook Ads), ma anche e soprattutto di creare una relazione con il cliente, rafforzare la Brand Awareness e l’Engagment utilizzando contenuti di varia natura e copy avvincenti.
Youtube invece apre le porte al video marketing, tramite cui è possibile non solo promuovere la tua cantina e i tuoi prodotti, ma farlo raccontando una storia. È questa la potenza del video, creare un legame forte che vada ben al di là del contenuto promozionale. Ma non è tutto. Con Google Ads puoi creare delle sponsorizzazioni su alcuni contenuti youtube esterni al tuo canale e che sono in linea con i tuoi prodotti o con la tua azienda, facendo anche un richiamo diretto all’e-commerce del sito aziendale.
Arriviamo ad instagram, uno degli strumenti di advertising più utilizzati negli ultimi anni. Infatti questo social oltre che permettere la sponsorizzazione di contenuti a pagamento, utilizza anche altre modalità di promozione, tra cui l’influencer marketing.
Influencer marketing
Un termine nuovo per il mondo del marketing ma ancora di più se si parla di wine influencer marketing. Niente di incomprensibile, però, se si pensa che fa parte già della nostra quotidianità. E già, perchè si tratta di una modalità promozionale così subdola che spesso neanche ce ne accorgiamo. La parola stessa “influencer” riconduce ad un tipo di figura in grado di influenzare un ampio pubblico di persone per diversi motivi: perché famosa, perché autorevole, perché particolarmente competente in un determinato settore o semplicemente perché piace a molti.
Questa figura che tramite i social instaura un rapporto confidenziale con il proprio pubblico, diventa una persona di fiducia dalla quale si accolgono volentieri raccomandazioni e consigli.
L’intelligenza dell’influencer marketing è stato proprio quello di inserirsi all’interno di questa relazione intima tra personaggio e pubblico eliminando il confine tra realtà e pubblicità.
Il Wine influencer è una persona con molto seguìto, esperta nel settore, appassionata al mondo enogastronomico o che si occupa di tutt’altro ma ha tra i follower un target interessante per un’azienda vinicola.
Tutto sta nel pubblicare contenuti, video, foto, stories (se si tratta di Instagram) dove il tuo prodotto, inserito in un contesto esperienziale e non prettamente pubblicitario, viene esposto ad un numero alto di persone, influenzandone o stimolandone l’acquisto.
Anche in questo caso, tramite collegamento link, l’influencer può rimandare il pubblico direttamente al tuo sito e-commerce.
La verità è che c’è un mondo dietro le strategie di Wine marketing, un mondo ancora troppo poco esplorato rispetto alla rilevanza che ha per il tuo business.
Sono ancora troppe le aziende vinicole che non si rendono conto che senza un’azione sinergica e multicanale la strada per vendere il vino online è molto più complicata del previsto.
La notizia positiva, però, è che si fa sempre in tempo a prendere in mano le redini della propria azienda ed affidarsi ad un esperto di Food&Beverage marketing in grado di ribaltare gli incassi del tuo e-commerce.
Non affidarti a chiunque, vendere vino online non è mai stato un gioco da ragazzi.
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