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La ristorazione rapida, meglio conosciuta come “fast food” consiste in un’attività di ristorazione che si contraddistingue prettamente per tre elementi:
- Cibi da consumare rapidamente;
- Prezzi bassi;
- Servizio ridotto al minimo.
In un fast food, certamente il cliente non si aspetta di trovare un cameriere che prende il suo ordine e che gli porta un piatto gourmet. Quello che ricerca è invece un’opzione di pasto rapida, poco costosa, e che ovviamente sia di suo gradimento.
Per questi motivi, il business della ristorazione rapida si rivolge prevalentemente a un target giovanile, anche con formule di menù che puntano alla convenienza (e che spesso sono rivolte anche alle famiglie).
Spesso, i fast food sono organizzati in franchising: più negozi della stessa catena aprono in più punti di una stessa città o nazione, per diffondersi poi in più paesi, come avvenuto per McDonald’s.
Secondo Qrsp, piattaforma di ristorazione veloce con una rete di oltre mille ristoranti, proprietaria del brand Burger King, i ritorni provenienti da un fast food oscillerebbero tra i 750mila e 1,3 milioni di euro annui, a fronte di un investimento tra i 250mila e 1 milione di euro.
Il fast food rappresenta dunque una succulenta opportunità di business. Tuttavia, la competizione, anche in Italia, è tanta. Basti pensare a tutti i fast food americani presenti anche sul territorio italiano.
Per riuscire a trovare la formula vincente nel business della ristorazione veloce, è dunque necessario capire come posizionarsi e come distinguersi dai propri competitor.
Storia della ristorazione rapida
Sebbene l’usanza di vendere al consumatore dei cibi pronti da consumare esistesse già nell’antica Roma, l’idea alla base del fast food è ben diversa. Il fast food, infatti, indica un “cibo veloce” da consumare nel contesto di una vita che è essa stessa veloce, frenetica, che obbliga tutti a essere spesso di corsa.
Il primo fast food nasce subito dopo la Prima guerra mondiale: A&W Restaurants viene fondato nel 1919 da Roy Allen e Frank Wright, seguiti, pochi anni dopo, da Billy Ingram e Walter Anderson, fondatori di White Castle.
White Castle fu il primo fast food al mondo a utilizzare il concetto di catena di montaggio nella sua attività di business. In linea con la filosofia taylorista dell’epoca, aveva infatti standardizzato la realizzazione dei suoi panini per rendere il servizio più rapido ed efficiente.
Grazie al sistema della catena di montaggio ognuno assumeva un ruolo ben preciso, occupandosi solo del suo compito, proprio come avveniva nella stessa epoca in fabbrica.
Questo permise di accelerare la preparazione dei piatti, in particolare dei panini, che divennero l’alimento di punta di ogni fast food.
A cambiare per sempre la storia del fast food fu però McDonald’s. Aperto nel 1940 a San Bernardino, in California, dai fratelli Dick e Mac McDonald, il ristorante McDonald sfruttò, come White Castle, il mezzo della catena di montaggio per rendere il servizio più veloce. Allo stesso tempo, venne studiata anche un’ottimizzazione degli spazi che consentiva una maggiore rapidità delle operazioni.
La vera svolta per McDonald’s arrivò con l’entrata di Ray Kroc nel business, che ebbe l’idea di trasformare il ristorante in un franchising, dando vita a quella che divenne catena di fast food più famosa del mondo.
I principi a cui deve ispirarsi la ristorazione rapida per diventare un buon business
Velocità
Sicuramente, uno dei princìpi base su cui si fonda la ristorazione rapida, da cui deriva anche il suo nome, è la velocità.
Fornire un servizio veloce è fondamentale per assicurare la natura “fast” del pasto, che è alla base della ristorazione rapida stessa.
Per assicurare tale velocità, è assolutamente necessario pensare in maniera strategica il modo in cui i dipendenti lavorano all’interno della cucina e all’esterno di essa, nel contatto con il cliente e nel servizio.
Un metodo che assicura rapidità del servizio è senz’altro quello classico della catena di montaggio, ovvero assegnare a ognuno un compito preciso affinché abbia un ruolo definito nella preparazione del prodotto finale.
Tuttavia, bisogna stare attenti ad utilizzare questo metodo, in quanto rischia di creare noia e un vero e proprio senso di alienazione, incidendo negativamente sulla soddisfazione dei dipendenti. È bene, infatti, garantire regolari rotazioni dei compiti e pause, per evitare il burnout dei propri collaboratori.
Ingredienti
Nel pensiero comune, il fast food non si associa solamente a una rapidità del servizio, ma spesso anche una scarsa qualità degli ingredienti.
Un business di ristorazione rapida italiano potrebbe dunque riuscire a ribaltare questa concezione ampiamente diffusa tra i consumatori, proponendo cibo di qualità più alta rispetto agli standard del classico fast food, ma mantenendo assicurata la rapidità del servizio.
Impiegare ingredienti di alta qualità non è dunque solo un modo per creare un prodotto più buono, ma è una mossa strategica per posizionarsi in modo migliore rispetto ai competitor.
Prezzo
Strettamente collegato alla qualità degli ingredienti, anche il prezzo può essere utilizzato come leva strategica per comunicare il proprio business di ristorazione rapida.
Il prezzo rientra infatti in quelle che Kotler, considerato il padre del Marketing, chiama “le quattro P” (product, place, price, promotion), ovvero quattro fattori che a cui le aziende devono prestare attenzione per poter indirizzare la scelta del consumatore.
Trovandosi davanti un prezzo mediamente più elevato rispetto ad altri fast food, un cliente potrebbe chiedersi il perché di questa differenza di costo.
Una buona comunicazione ha il compito di ricondurre tale differenziale di prezzo alla qualità delle materie prime, presentando così il tuo fast food come caratterizzato da un valore più elevato rispetto ai tuoi competitor.
Attrezzature professionali e standard igienici
Per aprire un fast food in grado di assicurare un servizio rapido ed efficiente ai clienti, è assolutamente fondamentale dotarsi delle attrezzature professionali necessarie a velocizzare le operazioni in cucina.
Un magazzino ampio, un frigorifero spazioso e un piano cottura adeguato sono solo alcuni esempi delle attrezzature che non possono mancare in un fast food.
Anche l’ambiente della cucina deve essere organizzato secondo una precisa logica, in modo da evitare che i dipendenti lavorino in uno spazio troppo ristretto o che si intralcino a vicenda nello svolgimento delle rispettive mansioni.
Inoltre, fondamentale è la conoscenza e il rigoroso rispetto, da parte di tutti i dipendenti del fast food, delle normative igienico-sanitarie in vigore.
Infatti, è spesso credenza comune che i fast food si attengano raramente a queste normative. Per questo motivo, il cliente non deve mai avere motivo di dubitare del rigore con cui tali regole vengono applicate nel tuo locale.
Delivery
Ormai la definizione di fast food non coincide più solo con quella di cibo da consumare velocemente, ma anche con quella di cibo che può essere consumato ovunque.
Di importanza strategica per la ristorazione rapida è la presenza sulle principali piattaforme di delivery, come Just Eat, Glovo o Deliveroo.
Il cliente deve infatti essere in grado di ordinare il cibo ovunque lo desideri. Questo comporta che a essere veloce non dovrà più essere solo la preparazione dell’ordine, ma anche i tempi di consegna dovranno essere rapidi.
Distinguersi dai competitor
Il business del fast food è ormai popolato da molte realtà eterogenee che cercano di accaparrarsi una fetta di mercato, anche in Italia.
Per questo motivo, uno dei princìpi fondamentali per un business di fast food di successo è quello di distinguersi dai propri competitor.
Per farlo, è necessario un piano di comunicazione e marketing efficace, in grado di catturare l’interesse dei consumatori e di convincerli che il tuo fast food non è come tutti gli altri.
Ma la comunicazione non è tutto!
La comunicazione e il marketing, infatti, si basano sul prodotto da vendere. Il fulcro della comunicazione è dunque il prodotto stesso, ed è proprio questo a doversi distinguere da tutti gli altri.
Per individuare il modo migliore per emergere tra i tantissimi fast food già esistenti, è necessario conoscere le tendenze di mercato in questo settore.

Quali sono le tendenze della ristorazione rapida per il 2022
Sostenibilità
A seguito della pandemia da Covid-19, l’interesse per la sostenibilità è cresciuto enormemente, portando i consumatori a riconoscere l’importanza di questo tema.
I consumatori si sono ormai resi conto delle implicazioni delle proprie scelte di acquisto in termini di sostenibilità, e si dimostrano disposti a pagare di più per un prodotto più eco-friendly.
Inoltre, la fiducia verso un brand, e la conseguente disponibilità ad acquistarlo, sembra essere favorita dalla dimostrazione, da parte del brand, di sostenere le stesse cause del consumatore. Tra le cause più importanti vi è appunto l’impegno per la sostenibilità.
Se il fast food è stato spesso nemico della sostenibilità, impiegando moltissima plastica e non occupandosi di riciclare i rifiuti, oggi questa abitudine sembra avviarsi verso un cambiamento.
Packaging riciclabili o composti di materiali riciclati sono sempre più frequenti, anche nei fast food.
L’attenzione alla sostenibilità, inoltre, si mette in evidenza anche all’interno del menù, ad esempio attraverso l’impiego di materie prime biologiche.
Tecnologie smart
Un altro cambiamento introdotto per contrastare la diffusione della pandemia, destinato ad evolversi in un vero e proprio trend di mercato, sono le tecnologie smart nell’ambito della ristorazione.
Queste permettono infatti di ridurre drasticamente il contatto con il personale del fast food, riducendo così anche le possibilità di contagio.
Tabelloni elettronici o tablet per le ordinazioni, servizi di delivery e click and collect, e addirittura piccoli robot che consegnano l’ordinazione al tavolo sono esempi di tecnologie che hanno rivoluzionato il mondo della ristorazione post-Covid, e che caratterizzeranno il settore anche durante il prossimo anno.
Street food
Il fast food sta diventando sempre di più anche street food. Questi due ambiti della ristorazione veloce si legano frequentemente tra loro, per via del fatto che spesso vi è la necessità di consumare un pasto veloce mentre ci si reca da qualche parte, ad esempio a lavoro.
Se si desidera creare un business di street food, però, è necessario tenere conto anche di tutti gli altri trend.
Ad esempio, è bene utilizzare packaging facilmente riciclabili. Infatti, bisogna tener conto che, per via della fretta, potrebbe essere difficile per il cliente capire rapidamente in quale cestino buttare il packaging.
Semplificare l’esperienza del cliente in questo senso è fondamentale per attenersi ad un obiettivo di sostenibilità.
Superfood
Assieme all’attenzione alla sostenibilità, un altro grande tema che si è guadagnato l’interesse dei consumatori negli ultimi anni è l’attenzione per la propria salute.
Subito dopo l’inizio della pandemia si è osservato, ad esempio, un incremento record del consumo di alimenti biologici, che hanno toccato il valore di 4,3 miliardi di euro.
È molto probabile dunque che tra i futuri trend della ristorazione rapida vi sarà il superfood, ovvero quegli alimenti ricchi di nutrienti, ritenuti in grado di avere potenti effetti benefici sulla salute.
Si parla dunque di alimenti di origine vegetale, sottoposti a poche lavorazioni e che si ritenga abbiano proprietà salutistiche di interesse strategico per i consumatori.
Contaminazioni tra culture
La globalizzazione ha certamente facilitato la possibilità di conoscere nuove culture senza allontanarsi dalla propria città. Uno dei modi per farlo è sicuramente in cucina.
Uno dei trend che si prevendono per il 2022 è infatti quello della contaminazione tra culture, ovvero quello di fornire al cliente un menù che permetta di scegliere tra varie opzioni, anche caratterizzanti culture gastronomiche diverse.
Un esempio è la sezione “tex mex” su vari menù di fast food. La tendenza a offrire piatti di culture differenti sembra essere uno dei trend in via di sviluppo per il prossimo anno.
Implementazione delle dark kitchen
Un trend che si è sviluppato nel corso del 2020 e che sembra destinato a continuare ad affermare la sua importanza è quello delle dark kitchen.
Diffuse soprattutto per rispondere dell’impennata di richieste di servizi di delivery durante il lockdown, le dark kitchen consistono in cucine che non si trovano all’interno della sede del locale aperto al pubblico.
Le dark kitchen, o cucine fantasma, cucinano i piatti destinati al delivery, per evitare di sovraccaricare la sede principale di un ristorante con le ordinazioni provenienti da tale servizio.

Quali sono le 15 più note catene di ristorazione rapida in Italia
Secondo una ricerca di T-Voice, i 10 brand di fast food più famosi e apprezzati in Italia sarebbero:
- Domino’s Pizza
- Pizza Hut
- KFC
- Burgez
- Burger King
- McDonald’s
- Alice Pizza
- Spontini
- Starbucks
- Subway
Nonostante possa sorprendere che i primi posti di questa classifica siano ricoperti da due catene di pizzerie fast food, bisogna precisare che la ricerca è basata su un’analisi di conversazioni sui social network in lingua italiana sul tema del fast food, condotta da un’intelligenza artificiale.
Altri franchising di fast food noti agli italiani sono:
- Dunkin’ Donuts
- Taco Bell
- America Graffiti
- Five Guys
- Wendy’s
Le catene di ristorazione rapida non presenti in Italia
Nonostante in Italia siano già presenti moltissimi business di fast food che offrono prettamente panini e hamburger, a mancare sono quelli con un’offerta un po’ più particolare.
- Taco Bell: fast food di cucina messicana;
- Chipotle: altro fast food di cucina messicana, molto attento alla qualità del prodotto e alla trasparenza nell’uso degli ingredienti;
- Pret-a-manger: un fast food all’insegna della sostenibilità, che vende prodotti con ingredienti biologici e naturali, con packaging in carta riciclata;
- Dunkin’ Donuts: una rete di store interamente dedicati alle ciambelle, tutte farcite in modo diverso.
Il fatto che in Italia manchi questo tipo di fast food rappresenta certamente un’ottima opportunità per chi desidera aprire un business di ristorazione rapida.
Ad esempio, l’assenza di fast food in Italia che vendano prodotti di cucina messicana è stata ben intercettata e utilizzata strategicamente da Maybu.
Maybu è un fast food nato in Italia, con due sedi a Roma e una attualmente in via di apertura a Torino, che si occupa di vendere i due prodotti iconici della cucina messicana: “Margaritas y burritos”.
Maybu rappresenta dunque un ottimo esempio di come sia possibile sfruttare trend e opportunità di mercato anche nel settore della ristorazione rapida.
Ha senso creare un fast food non collegandosi ad una catena?
La ristorazione rapida consiste in un preciso format di ristorazione, che mette al centro la rapidità e l’efficienza del servizio.
Per aprire un business di ristorazione rapida, non è necessario creare una catena di ristoranti o collegarsi ad una già esistente.
Creare una catena di ristoranti o affiliarsi a una catena già esistente consiste in un’operazione di marketing, il franchising, che può avere sia vantaggi che svantaggi.
Tra i vantaggi più significativi vi è sicuramente quello della notorietà del marchio, soprattutto se si sceglie di affiliarsi ad una catena già esistente e affermata. Collegarsi ad altri punti vendita esistenti nel mondo amplifica ovviamente l’awareness del brand presso i consumatori.
Un altro importante vantaggio è quello economico che si ottiene sulle ordinazioni: ordinando all’ingrosso, infatti, una rete di franchising spesso gode di sconti importanti che gli permettono di ottenere un risparmio significativo.
Tra gli svantaggi più evidenti per chi controlla un franchising vi è la perdita di controllo sull’attività: un franchising è tanto più difficile da gestire quanto più numerosi sono i punti vendita del proprio ristorante.
Allo stesso tempo, per chi decide di affiliarsi a un franchising esistente, lo svantaggio maggiore consiste nella limitata possibilità di scelta che ha sul business di cui è a capo. Le politiche applicate dal franchisee, infatti, dovranno sempre essere coerenti con quelle decise dal franchisor.
Se si desidera dunque una maggiore libertà di scelta e di amministrazione del proprio business, l’opzione migliore è quella di non affiliarsi a un franchising già esistente.
Quali sono i requisiti per portare al successo un business di ristorazione rapida
Come spiegato in precedenza, il prodotto venduto è sicuramente uno dei fattori che hanno il peso maggiore nel determinare il successo di un business.
Questo non vuol dire solo fare un prodotto buono, ma anche mettere in vendita un prodotto originale, che rappresenti una novità rispetto ai propri competitor, in grado di battere la concorrenza o addirittura di evitarla posizionandosi in un settore di mercato ancora inesplorato.
Per farlo, è necessaria una approfondita analisi del contesto di mercato in cui ci si muove. Tra gli elementi che vengono considerati e studiati troviamo:
- Il contesto;
- L’analisi SWOT;
- I competitor;
- Il target.
Questo tipo di analisi permetterà innanzitutto di rendersi conto della condizione del mercato di riferimento in cui ci si vuole muovere, individuare opportunità da sfruttare e mancanze da colmare in maniera strategica.
Tutto questo permetterà di convergere verso la comprensione di quale prodotto ha il maggiore potenziale di vendita nel mercato studiato.
È infatti fondamentale capire che prodotto si vuole vendere e a chi venderlo. In base a questi due obiettivi fondamentali si definirà il branding e la strategia di comunicazione più adeguata a raggiungere un posizionamento vincente.
Perché rivolgersi ad un esperto
In un settore ricco di competizione come quello della ristorazione rapida, un esperto di marketing nel settore food può aiutarti a comprendere come posizionarti al meglio all’interno del mercato di tuo interesse.
L’analisi del contesto, del target, del prodotto e dei competitor è infatti una competenza inerente al mondo del marketing. Per questo, un esperto in food marketing può fornirti una consulenza competente e basata su un’analisi a 360° del mondo della ristorazione rapida.
Inoltre, affidandoti a un food consultant, potrai capire come comunicare al meglio il tuo business di ristorazione rapida e come differenziarti dai competitor.
Con la mia esperienza nel campo della Comunicazione e del Marketing posso aiutarti a:
- Gestire i Social Media della tua attività;
- Conoscere il mercato di riferimento;
- Pianificare strategie adatte alla tua attività;
- Fare formazione per il tuo personale;
- Aumentare la Brand Awareness e i profitti.