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È proprio vero che nel mondo della ristorazione anche l’occhio vuole la sua parte!
Mangiare al ristorante è una vera e propria esperienza, che si gusta tanto col palato quanto con gli occhi. E per giudicare un’esperienza eccellente, superiore, non basta che si assaggi una creazione nata dalla maestria di uno chef. Tutto quello che circonda il piatto deve essere curato.
Dalla tavola all’arredamento, dal servizio alla location: conquistare il cliente è un impegno a 360°.
Ma quali sono i ristoranti più belli d’Italia?
Che tu stia cercando ispirazione per realizzare il tuo locale oppure per trovare il luogo perfetto per la tua prossima cena eccezionale, puoi dare un’occhiata a questa lista dei 20 ristoranti più belli d’Italia.

La Pergola (Roma)
La Pergola è uno dei ristoranti più rinomati della Capitale, premiato con tre stelle Michelin. Si trova all’interno dell’hotel Cavalieri, uno degli alberghi di lusso più belli della città.
Questo ristorante è così famoso principalmente per due motivazioni:
- L’eccezionale cucina dello chef Heinz Beck;
- La meravigliosa location, che offre ai clienti una vista mozzafiato su Roma.
Vedere la Città Eterna dall’alto è sempre uno spettacolo unico, capace di emozionare anche quando lo vediamo per l’ennesima volta.
Poter ammirare questo panorama mentre ci si gode una creazione dello chef stellato Heinz Beck rende tutto ancora più speciale.
Imàgo (Roma)
Imàgo è un altro del più celebri ristoranti panoramici della Capitale. L’atmosfera che si respira qui è davvero magica, arricchita da arredi dall’eleganza senza tempo.
Il ristorante si trova sulla cima dell’hotel Hassler, vicino alla famosa scalinata di Piazza di Spagna. Qui, la vista di Roma avvolge completamente la sala del ristorante, creando uno spettacolo a 360°.
Anche questo ristorante fa orgogliosamente parte della Guida Michelin, ed è premiato con una stella.
L’accoglienza da Imàgo è un vero e proprio viaggio: un viaggio nel gusto e nella storia di Roma. Quando si siede, infatti, il cliente viene prontamente accolto dal maître, che gli descriverà tutti i meravigliosi monumenti ed edifici storici che si possono ammirare dal ristorante. Il tutto mentre il cliente si gusta un bicchiere di bollicine.
Lo chef Andrea Antonini, in cucina, rende speciale questo viaggio nella storia con una selezione di piatti creati con i migliori ingredienti della tradizione italiana, sempre seguendo la stagionalità dei prodotti.
All’Oro (Roma)
Situato nel centro di Roma, a poca distanza da Piazza del Popolo, All’Oro è un ristorante premiato dalla Guida Michelin che si distingue immediatamente per la sua eleganza. Le luci soffuse di All’Oro creano l’atmosfera perfetta per una cena intima e speciale.
L’arredamento è altrettanto elegante, sofisticato, con bellissimi particolari dorati, perfettamente coerente nello stile e nella scelta dei colori, per comunicare una sola cosa: il puro lusso.
E per chi vuole una cena ancora più speciale, c’è anche la possibilità di sedersi nel giardino: un bellissimo spazio verde, anche questo studiato nei minimi dettagli. Nel giardino, il cliente può cenare circondato da alberi di alloro e piante accuratamente selezionate per creare uno scenario assai suggestivo.
Lo chef Riccardo Di Giacinto ti delizierà con una reinterpretazione in chiave moderna dei migliori piatti della tradizione italiana. Secondo lo chef, infatti, per creare un’innovazione vincente bisogna sempre partire dalla solida base della tradizione.
La Cupola (Venezia)
Abbandoniamo la capitale per spostarci ora a Venezia, precisamente all’Hotel Carlton on the Grand Canal, dove si trova il ristorante La Cupola.
La raffinatezza e i colori tenui degli arredi sembrano quasi riportarci indietro nel tempo, in una location esclusiva per antichi nobili (un particolare notevole è quello della rosa fresca che si trova al centro di ogni tavolo).
Ma ci pensa la cucina a farci tornare al tempo presente, creando un perfetto connubio tra raffinatezza d’altri tempi e contemporaneità gastronomica.
I piatti del ristorante La Cupola, infatti, giocano su una commistione di sapori nazionali e internazionali, studiando gli abbinamenti perfetti per offrire ai propri clienti qualcosa di speciale e inaspettato.
Durante la bella stagione è possibile anche godersi un pranzo o una cena sulla terrazza del ristorante, dalla quale si può ammirare un bellissimo panorama sul Canal Grande di Venezia.
Penelope a Casa (Milano)
Andiamo ora a Milano, dove ci aspetta uno dei locali più belli della città: Penelope a Casa.
L’atmosfera in questo locale è semplicemente magica, quasi fiabesca, tanto da provocare un’immediata sensazione di stupore appena si varca la soglia d’ingresso.
La sala del ristorante è un unione tra natura e raffinatezza. I mobili scelti hanno un aspetto antico (ma assolutamente non trasandato), elegante, e tra un tavolo e l’altro si trovano dei piccoli alberi adornati con tante lucine luminose. L’effetto complessivo è davvero impressionante.
Particolarissima è anche l’accoglienza al cliente. Una volta seduti, viene portato un drink molto speciale: una bollicina, sì, ma non una qualunque. Si tratta di un calice di spumante sopra al quale viene servito dello zucchero filato.
Sembra proprio di stare in una fiaba, non ti pare?
Seta (Milano)
Uno dei ristoranti fine dining più belli di Milano è sicuramente Seta.
Situato all’interno del Mandarin Oriental, l’atmosfera è formale ed elegante, decisamente degna delle sue due stelle Michelin.
La semplicità dell’arredamento, arricchita in alcuni punti strategici da alcuni dettagli più elaborati, crea l’ambientazione perfetta per una cena all’insegna del lusso.
Sia l’interno che l’esterno del ristorante sono elegantemente arredati seguendo questo principio dominante della lussuosa semplicità: un effetto che colpisce e che ci comunica immediatamente la raffinatezza della location.
All’interno, la cucina è a vista, dando la possibilità di osservare il puro talento dello chef e della sua brigata al lavoro, con tutta la loro passione e la loro maestria. Sembra quasi uno spettacolo teatrale.
Lo chef è Antonio Guida, originario della Puglia: e infatti, porta perfettamente queste sue origini nella cucina milanese, attraverso commistioni di sapori originali (principalmente italiani, talvolta anche con influenze esotiche) che sono in grado di deliziare gli ospiti del Seta.
Nobu (Milano)
Da Nobu sembra quasi di fare un salto in Oriente. Questo ristorante della catena Armani, infatti, è pensato proprio per offrire un format di cucina giapponese, e l’ambientazione è perfettamente in linea con il concept.
L’estetica è minimalista e semplice, sia all’interno del locale che nel suo bellissimo giardino. Tuttavia, attraverso particolari richiami accuratamente studiati, evoca perfettamente una location del lontano Giappone. Entrando, sembra di essere volati in pochi secondi a Tokyo.
L’eleganza della catena Armani si vede tutta: dagli arredi minimal ma estremamente chic alla cortesia del servizio, fino all’altissima qualità della cucina.
L’influenza orientale qui non è solo nel cibo, ma addirittura nei cocktail. La cocktail list, infatti, prende ispirazioni dalle note di sapore del Giappone, ma anche del Sud America. Sorprendentemente, i gusti di questi luoghi così apparentemente lontani sanno fondersi perfettamente alla cocktail culture italiana. Merito della maestria dei bartender.
Gucci Osteria (Firenze)
Viaggiamo ora fino a Firenze, approdando in un altro meraviglioso locale legato a uno dei marchi storici della moda italiana: Gucci Osteria.
La location è tra le più belle in assoluto: una commistione di modernità e di arredi elegantemente antichi, dal gusto Rinascimentale, che rendono il luogo un vero gioiello.
Gli elementi di contemporaneità nell’arredamento non si pongono in contrasto con la solennità di quelli che evocano grandiose epoche antiche. Al contrario, si fondono in una danza di antico e moderno che attira continuamente l’occhio dello spettatore, senza mai stancarlo.
La chef latino-americana Karime Lopez riprende nella sua cucina sapori provenienti da tutto il mondo, senza mai però dimenticare l’essenza della tradizione italiana nella selezione degli ingredienti.
Una curiosità: questo locale è molto più di un semplice ristorante. Ai piani superiori, infatti, è possibile visitare il Gucci Garden, un museo dedicato alla celebre casa di moda.
Sabatini (Firenze)
Se invece volessi immergerti nello stile di un tipico ristorante fiorentino, ma senza rinunciare ad eleganza e raffinatezza, una location molto valida è quella di Sabatini.
All’interno delle sale si respira un’aria di solennità, soprattutto per via dell’arredamento in stile antico scelto per adornare il locale. Tutto sembra quasi fermo nel tempo, evocando l’eleganza senza tempo della città di Firenze.
Sabatini si guadagna a pieno titolo l’entrata nei ristoranti più belli d’Italia, anche perché è l’unico ristorante italiano ad essere tutelato dalle Belle Arti!
Per quanto riguarda la cucina, anche questa percorre saldamente la strada della tradizione fiorentina. I piatti del menù, infatti, sono i migliori della tradizione toscana, con un forte focus sui piatti di carne.
Molto interessante è anche la carta dei vini, arricchita da vini rari e prestigiosi che fanno parte proprio della “collezione Sabatini”.
Enoteca Pinchiorri (Firenze)
Come dimenticare, in questa lista dei ristoranti più belli d’Italia, il tristellato Michelin Enoteca Pinchiorri?
D’altra parte, Enoteca Pinchiorri è un vero e proprio punto di riferimento per gli amanti del fine dining, anche grazie all’immensa bellezza della sua location.
Situato in Via Ghibellina, a due passi dalla Basilica di Santa Croce, si inserisce perfettamente nell’atmosfera storica e classica tipica del centro di Firenze.
L’esterno dell’edificio sembra quasi un grande hotel di lusso, ma è all’interno che il cliente entra veramente nel vivo di questa meravigliosa location. La sala principale lascia davvero stupiti per la sua ricchezza e per l’accordo perfetto tra tutti i singoli particolari che compongono l’arredamento.
Il materiale dei mobili, i colori così attentamente accostati, i motivi che sembrano quasi delicatamente ricamati su alcuni bicchieri di cristallo: nessun dettaglio è lasciato al caso.
E la meraviglia inizia con gli occhi e prosegue con il palato, grazie alle creazioni di Annie Féolde, la prima donna ad aver ottenuto tre stelle Michelin in Italia. Si intuisce facilmente quanta maestria c’è nelle mani e nelle tecniche di questa chef. L’innovazione da Enoteca Pinchiorri è un must, così come il solido rispetto delle materie prime.
La Sponda (Positano)
Una delle location più suggestive e romantiche di tutta Italia.
La Sponda, con la sua terrazza che affaccia direttamente sulla meravigliosa Positano, è decisamente un ristorante che si fa notare per la sua grande bellezza.
Dai tavoli che affacciano sul mare sembra proprio di poter toccare le stelle o l’orizzonte con un dito, o magari anche una delle tante case colorate in questa magica porzione della costiera amalfitana.
La Sponda rapisce l’attenzione dei commensali per la sua grande raffinatezza, comunicata da ogni particolare, come ad esempio le piante rampicanti sulle colonne della sala, che crea un effetto di unione perfetta tra architettura e natura.
Ma il massimo splendore della location si raggiunge sicuramente al momento del tramonto: il dolce cangiare delle luci offre uno spettacolo meraviglioso, un lento e romantico movimento che dona una nuova veste a tutta la città.
E la parte migliore è che tutto questo spettacolo si può osservare gustando la cucina di Gennaro Russo. La sua cucina si può descrivere con tre parole chiave, tre elementi che secondo lo chef devono essere l’essenza di ogni piatto: freschezza, località, stagionalità.
La Terrazza (Portofino)
Il nome del ristorante cattura già perfettamente il suo elemento distintivo: una spaziosa terrazza che offre un panorama mozzafiato sul mare di Portofino.
Impossibile distogliere lo sguardo da questo spettacolo naturale. Gli occhi vagano instancabili dal verde degli alberi verso il blu profondo del mare e l’azzurro candido del cielo, fino a posarsi anche sui vivi colori dei fiori di glicine che si trovano appena sotto la terrazza.
L’arredamento è semplice e minimale, quasi rustico. Con uno spettacolo del genere davanti agli occhi, non serve certo uno sfarzoso arredamento per attirare l’attenzione.
L’unica distrazione in grado di rubare momentaneamente lo sguardo al panorama è l’arrivo dei piatti ordinati. Il menù si affida ai sapori classici della tradizione italiana, realizzati con ingredienti freschi e genuini, rispettando il cuore della materia prima.
Da Vittorio (Brusaporto)
Una location classica ed elegante, situata all’interno di una tenuta che si distende su ben dieci ettari di puro verde.
Da Vittorio si conferma uno dei più raffinati ristoranti italiani, grazie anche al grande gusto nell’arredamento, di gran finezza e classe nell’arredamento quanto nella scelta dei colori e nella preparazione delle tavole.
La classe è evidente in ogni dettaglio del ristorante, sicuramente anche nella cucina. La famiglia Cerea offre da anni il meglio della cucina lombarda tradizionale, aggiungendo un tocco molto personale grazie al talentuoso chef Enrico Cerea.
Villa Crespi (Orta San Giulio)
Villa Crespi è soprattutto famoso per essere il ristorante di uno chef assai amato dal pubblico italiano: Antonino Cannavacciuolo. Quello che lascia a bocca aperta è tanto la cucina magistrale del grande chef quanto la bellezza della location, affacciata sul lago d’Orta.
La villa in cui si trova il ristorante è di una maestosa bellezza. Lo stile dell’architettura è mediorientale: la sua realizzazione fu infatti commissionata nell’Ottocento da un ricco mercante che era rimasto affascinato, nei suoi viaggi di lavoro, dalle forme e dai colori proprio del Medioriente.
Antonino Cannavacciuolo, assieme alla moglie Cinzia Primatesta, ha deciso di mantenere predominante quest’anima mediorientale, che per alcuni arredamenti e gusti è evidente anche nelle sale del ristorante.
La cucina unisce i sapori di due regioni, il Piemonte e la Campania: una è la terra in cui sorge la meravigliosa villa, l’altra è la terra madre dello chef.
Ovviamente i riconoscimenti non hanno tardato ad arrivare: il ristorante può attualmente vantare due stelle Michelin. Inoltre, nel 2018 è stato premiato da TripAdvisor come il ristorante di lusso più apprezzato dagli utenti.
Piazza Duomo (Alba)
Concludiamo questa lista dei ristoranti più belli d’Italia con Piazza Duomo, il ristorante della famiglia Ceretto ad Alba (in provincia di Cuneo). Il ristorante è premiato con tre stelle Michelin ed è menzionato tra i World’s 50 Best Restaurants dal mensile inglese Restaurants.
Il rosa è il colore simbolo di questo ristorante. Già l’entrata del locale si contraddistingue per il suo colore rosa acceso, quasi tendente al viola. E poi, una volta entrata, il colore così forte si fa più tenue, nella sala principale decorata con gli affreschi di Francesco Clemente.
A rendere tutto ancora più bello c’è la naturale brillantezza del sole. Le ampie finestre permettono l’ingresso della luce che, soprattutto nelle giornate più belle, illumina l’intera sala, creando un’atmosfera degna di un sogno.
Dalla cucina arrivano le creazioni di Enrico Crippa. Un nome, una garanzia di qualità. I piatti di Enrico Crippa si basano sulla tradizione piemontese, ma reinterpretata con una spiccata creatività e uno speciale focus sugli ingredienti vegetali.
Lido 84 (Gardone Riviera)
Ottava posizione nella classifica dei 50 Best Restaurants 2022 per Lido 84, un bellissimo ristorante che si trova sulla riva del Lago di Garda.
Il pittoresco panorama sul lago regala uno spettacolo unico, sullo sfondo del quale è possibile godere dell’altissima qualità della cucina dello chef Riccardo Camanini, allievo di maestri eccezionali, come Gualtiero Marchesi e Alain Ducasse.
La bellezza della location di Lido 84 è apprezzabile tanto per il panorama esterno quanto per il gusto e la raffinatezza dell’arredamento interno. Gli arredi della sala principale sono semplici ma estremamente eleganti nella fattura e nell’abbinamento dei colori.
Qui, le ampie vetrate consentono al cliente di mantenere sempre il contatto visivo con l’azzurro del lago, che attira l’attenzione per la sua bellezza e trasmette una sensazione di pace e di tranquillità.
Le Calandre (Rubano)
Raffinatezza e qualità sono le due parole chiave per descrivere il ristorante della famiglia Alajmo, in provincia di Padova.
Lo chef Massimiliano Alajmo è stato il più giovane a ottenere le tre stelle Michelin, all’età di soli 28 anni. Questo la dice sicuramente lunga sulla cucina che i clienti possono trovare in questo ristorante. E che sia tra i ristoranti migliori del nostro Paese non è certo un segreto, visto che anche Le Calandre fa parte della top 10 dei 50 Best Restaurants di quest’anno.
La sala principale in cui vengono accolti gli ospiti si caratterizza per un’atmosfera rilassante e intima, realizzata attraverso un sapiente gioco di luminosità. Ogni arredo, infatti, è stato pensato proprio dai fratelli Alajmo e realizzato in collaborazione con artigiani locali. La sala e tutti i suoi particolari sono pensati per trasportare il cliente in un vero e proprio viaggio che coinvolge tutti i sensi.
Uliassi (Senigallia)
Rimaniamo all’interno della classifica 50 Best Restaurants 2022 con Uliassi, ristorante di Senigallia che si è aggiudicato anche un premio speciale, quello di Highest New Entry, scalando ben 40 posizioni rispetto all’anno precedente.
Il ristorante si affaccia sul Mar Adriatico, offrendo un bellissimo panorama proprio sulla sponda marina. Il blu del mare si lega perfettamente con il bianco candido che caratterizza il locale, e l’accostamento di colori diventa ancora più poetico al calare del sole, quando il tramonto dona alla location una luce tutta nuova.
Questo ristorante è perfetto per una cena romantica in riva al mare. A conquistare il tuo cuore non sarà solo la bellezza della location, ma anche la cucina di Mauro Uliassi, 3 Stelle Michelin e 3 Forchette Gambero Rosso.
La cucina di Mauro Uliassi è ispirata ai sapori dell’Adriatico, ma si arricchisce delle tecniche, degli ingredienti e delle tradizioni che ha appreso durante i suoi viaggi formativi in tutta Europa.
Reale (Castel di Sangro)
In questa lista non poteva certo mancare Niko Romito, che tra i 50 Best Restaurants si è aggiudicato la posizione numero 15 con il suo ristorante Reale a Castel di Sangro.
Immerso nel verde della provincia dell’Aquila, Reale è il luogo dove l’avventura di Niko Romito nella ristorazione è iniziata. Anche qui, il tramonto sulla campagna circostante offre un meraviglioso spettacolo, piacevolissimo da ammirare sia dall’interno che dall’esterno del locale.
L’arredamento del ristorante, essenziale ed elegante, fa da cornice ai piatti dello chef tristellato e al servizio di Cristiana Romito, che si caratterizza per la stessa passione e cura della cucina del fratello.
La grandiosità della cucina di Niko Romito sta in una continua ricerca dell’essenzialità degli ingredienti, con un focus soprattutto sui prodotti vegetali. Allontanando le complicazioni inutili, lo chef è in grado di creare il perfetto equilibrio tra le eccellenti materie prime in tutti i suoi piatti.
St. Hubertus (San Cassiano)
Questo ristorante, che approda per la prima volta nella classifica dei 50 migliori ristoranti al mondo, si caratterizza per la sua atmosfera tipicamente alpina. Situato in Alta Badia, il verde incontaminato che circonda il ristorante è uno spettacolo naturale unico.
Varcando le soglie del St. Hubertus puoi entrare all’interno di un piccolo paradiso montano, accogliente come il più bel rifugio alpino e dall’eleganza tipica dei migliori ristoranti di lusso.
L’esperienza gastronomica al St. Hubertus è tutta focalizzata sui prodotti della montagna. Lo chef Norbert Niederkofler si concentra su prodotti biologici, stagionali e a km0: sono loro i veri protagonisti di questa cucina, così speciale che la Guida Michelin la definisce “un’indimenticabile esperienza umana”. Provare per credere.