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Fino a non molto tempo fa quasi nessuno si poneva domande su come creare un menù. In fin dei conti si tratta di una carta che descrive l’offerta del tuo bar, del tuo ristorante o del tuo locale.
Le cose sono drasticamente cambiate quando ci si è resi conto che esiste un forte legame tra il neuromarketing e il modo in cui viene scritto un menù. Cosa significa?
Significa che creare un menù in un certo modo può influenzare i processi decisionali delle persone che lo leggono. Da questa consapevolezza si è aperto un mondo di strategie, immagini e calcoli che permettono di scrivere il menù perfetto, ossia quel menù che può facilitare e dirigere la scelta dei tuoi clienti.
Alla base della psicologia del menù c’è la scienza del menù engineering che si fonda su elementi come, ad esempio (giusto per citarne alcuni):
- Food cost
- Food Photography
- Layout
- Storytelling
Il menù engineering è una scienza decisamente nuova che ha cambiato drasticamente il concetto di menù trasformandolo da semplice carta a un elemento prezioso in grado di aumentare i tuoi profitti.
In questo articolo voglio suggerirti qualche idea craetiva per il tuo menù ma prima ho qualche consiglio da darti su come scrivere il menù perfetto. Quali sono gli elementi a cui non sempre si presta attenzione ma che sono invece molto importanti nel creare un menù?
Se non conosci almeno un minimo le basi del neuromarketing, quello che ti sto per dire ti suonerà abbastanza nuovo, ma stai certo che una volta letto non lo dimenticherai.
- Effetto primacy e effetto regency: il neuromarketing, e più in generale la psicologia, ci insegna che quando una persona si trova davanti una lista di parole (in questo caso il tuo menù ristorante o menù bar) tende a ricordare con maggior facilità ciò che legge all’inizio (effetto primacy) e ciò che legge alla fine (effetto regency).
A rigor di logica si tende a tralasciare o a porre meno attenzione a tutto ciò che sta scritto nel mezzo; - Dove posizionare l’offerta nel menù: uno degli strumenti di cui si serve il neuromarketing per capire il comportamento di consumo è l’eye tracker che traccia i movimenti oculari delle persone di fronte ad un prodotto o qualsiasi altro elemento commerciale.
Prendiamo sempre in considerazione il tuo menù ristorante: secondo molti studi il percorso visivo della maggior parte dei tuoi clienti passa per il centro e per la parte destra del lato alto del menù. Questo già ti aiuta a capire quali sono le aree di maggior interesse e quindi dove collocare i piatti che più vuoi vendere, ad esempio.
- Il menù vasto confonde: se pensi che il famoso “imbarazzo della scelta” sia positivo, sappi che spesso e volentieri non fa altro che mettere in difficoltà i tuoi clienti.
Un menù eccessivamente ricco può avere delle conseguenze poco piacevoli per il business: può renderti eccessivamente generalista e in più fa si che il cliente, nell’indecisione, tenda a scegliere i piatti meno rischiosi che spesso corrispondono a quelli meno cari e quindi poco proficui per te.
Il mio consiglio è quello di variare l’offerta ma non troppo, mantenendo sempre una sorta di filo conduttore tra le pietanze o far capire nel menù in cosa siete specializzati; - L’importanza del copy: saper scrivere è un arte, specialmente quando si scrive per vendere. Ogni piatto deve avere un nome, un suo proprio nome, seguito da una descrizione originale e accattivante. Non limitarti a mettere in fila gli ingredienti utilizzati, ma raccontali, uniscili in una piccola storia, la storia del tuo piatto e della tua cucina. Se usi delle materie prime particolari, pregiate o buona provenienza, inseriscilo nel menù in modo da essere visibile: con un grassetto, o servendoti dei colori e delle forme. Tutto ciò che ti distingue deve essere evidenziato;
- Effetto riprova sociale: esattamente come quando leggiamo le recensioni prima di decidere un ristorante, se la nostra opzione è stata già provata e approvata da qualcuno prima di noi, è certamente un motivo in più per sceglierla. Stessa cosa accade quando si deve scegliere una portata: scrivere che quel determinato piatto è il più richiesto o il più amato del tuo ristorante, spinge le persone a provarlo.
10 idee per un menù perfetto
Il primo obiettivo quando si scrive un menù per bar è quello di riuscire a creare un contatto con il cliente e di farlo sentire comodo, facilitando la scelta nel modo più semplice e gradevole possibile.
Lo scopo è quello di lasciare al cliente la sensazione di sentirsi soddisfatto di aver scelto proprio il tuo bar e non quello accanto.
Vediamo insieme 10 idee che potrebbero rendere il menù bar il tuo vero cavallo di battaglia:
- Rinnova l’offerta a passo con le stagioni
Rinnovare non vuol dire cambiare tutto il menù ogni stagione, anzi, una delle cose più importanti per un menù perfetto è garantire la costanza dell’offerta. Rinnovare significa sostituire o aggiungere periodicamente (magari seguendo i cambi di stagione) delle preparazioni particolari e autentiche ricette gustose che sorprenderanno anche i clienti abituali. Potresti utilizzare ingredienti di stagione così da usare prodotti sempre freschi e trasmettere al cliente quell’idea di genuinità che ti contraddistingue. - Il menù in linea con la tua identità
Ogni bar ha una sua personalità, una propria storia da raccontare. Spesso la tematica è il cinema, la musica, gli anni 60, insomma chi più ne ha più ne metta. Quando si decide di aprire un bar a tema, ogni cosa al suo interno deve richiamare l’idea centrale. Il menù fa assolutamente parte della tua storia ed è uno degli strumenti su cui dovresti giocare di più se vuoi comunicare la tua originalità. - Un giradischi trasformato in un menù bar
Dove sta scritto che il menù deve necessariamente essere il classico foglio o libricino di carta? Se sei un amante della musica e hai deciso di creare un bar musicale potresti sostituire il classico menù con un bel 45 giri! Magari dividerlo per sezioni dove ogni categoria ha il nome di uno stile musicale: nella sezione “classici”, ad esempio, potresti inserire i must have. - Un cubo di legno al posto del menù
Esci fuori dai classici canoni di menù su carta, usa materiali che mai prima d’oggi sono stati utilizzati per fare un menù bar. Potresti sorprendere i tuoi clienti utilizzando qualcosa di inusuale come un cubo di legno di cui ogni facciata è dedicata a una sezione di offerta differente. - Il menù bar a ventaglio
Un’altra idea potrebbe essere quella di utilizzare un ventaglio per la carta dei tuoi cocktail (sì, proprio quello che normalmente si usa quando fa troppo caldo e abbiamo bisogno di un po’ d’aria), trasformando ogni stecca nel nome di una delle tue specialità. - Usa le pareti del tuo locale
Magari non proprio tutte! La parete, specialmente quella dietro il bancone o al lato, si presta benissimo a trasformarsi in un menù bar! Con il menù a parete non solo risparmi soldi ma puoi dare sfogo alla tua fantasia: il muro diventa una gigantografia della tua offerta e puoi sbizzarrirti con tante idee trasformando il tuo menù in una piccola opera d’arte. - Usa materiali che mai avresti pensato
Oltre che a sbizzarrirti con gli oggetti e con le forme, puoi farlo anche con i materiali e con i tessuti. Per anni abbiamo pensato il menù in plastica, in carta o in pelle ma ci sono un’infinità di alternative: il legno, il bamboo, il sughero la tela da pittura e così via. Tutto sta nel dare sfogo alla propria fantasia! - Il menù digitale
Sempre più ristoranti e fast food hanno iniziato ad usare il menù digitale su tablet. Una scelta astuta considerando che è una delle cose più familiari con cui abbiamo a che fare. Oltre che essere più pratico, questo tipo di menù ci avvicina ad un qualcosa che già conosciamo bene e che sicuramente ci piace utilizzare.
Inoltre il menù digitale permette anche di creare un momento ludico e di inventarsi anche delle challenge per fidelizzare il cliente. - Descrizione dell’offerta
Mai inserire una qualsiasi offerta nel menù senza descriverne gli ingredienti o di cosa si tratta. Per quanto molte volte il nome possa essere evocativo, spesso non è così. Ma indipendentemente da questo, l’offerta va sempre descritta, il cliente deve sapere cosa sta ordinando senza necessariamente dover chiedere al barista di turno. L’utilità del menù è proprio quella di essere autosufficiente per risparmiare tempo e risorse. Un modo divertente per descrivere l’offerta è quello di usare lo storytelling, creando una piccola storia descrittiva intorno al prodotto. - Il menù pop-up
Se vuoi essere veramente creativo allora potresti pensare ad un menù a tre dimensioni! È un modo per sollecitare l’interazione con il tuo cliente creando un’esperienza divertente e curiosa. Ad esempio potresti inserire la descrizione di un mojito in una linguetta semimovibile ad estrazione oppure raccontando per ogni prodotto una breve storia a comparsa, così da creare anche un intrattenimento nell’attesa.
Le tecniche vincenti per definire un menù
Per quanto la creatività faccia la sua grande differenza, bisogna sempre tenere presente delle piccole tecniche che definiscono gli elementi vincenti di un menù.
- Food photography: se il tuo obiettivo è creare un menù perfetto allora attenzione alle fotografie! È vero che le immagini aiutano a stimolare il palato ma un menù pieno di foto rischia di sembrare poco professionale e caotico per chi lo legge. Un’idea potrebbe essere quella di inserire solo le immagini dei piatti più particolari o accattivanti, ma mi raccomando, affidati ad un fotografo specializzato in food, la food photography è una vera e propria tecnica di food marketing che se curata da un esperto può fare veramente la differenza.
- Racconta la tua storia: non è un caso se adesso una delle tecniche più efficienti nel marketing sia proprio lo storytelling. Le storie hanno un potere insostituibile, creano identità, riconoscimento, fedeltà e anche emozioni. Il tuo menù bar diventa non solo quello che offri ma anche una piccola parte di ciò che sei. Tornando all’esempio del bar musicale, potresti usare la tecnica dello storytelling per descrivere ogni ingrediente con aggettivi legati alla terminologia musicale.
- Dividi il menù in sezioni: per qualcuno può risultare un’idea scontata ma per molti non lo è. Il menù non è un foglio dove inserire senza logica tutta la tua offerta. Se prima ho detto che il menù deve essere di semplice comprensione, questo è dovuto anche dalla categorizzazione dell’offerta. Il mio consiglio per un menù da bar perfetto è suddividerlo in base alla tipologia della proposta: avrai così, ad esempio, una sezione per la caffetteria, una per gli aperitivi alcolici, un’altra per quelli analcolici e così via.
- Il prezzo c’è ma si vede poco: a volte, per non dire spesso, senza accorgercene i prezzi del menù risaltano all’occhio ancor prima dell’offerta corrispondente e, se troppo alto per il nostro budget, la escludiamo senza sapere di cosa si tratta. Chiaramente questa è una dinamica penalizzante per tutti quei prodotti che hanno un costo più alto della media. Per costruire un menù perfetto basta inserire il prezzo in una modalità poco evidente: evitare il menù in colonna ma mettere il prezzo accanto ad ogni offerta eliminando il simbolo dell’euro, in modo da neutralizzarlo ancor di più.
- Layout e colori: forme, font, posizionamento, in poche parole il layout non deve essere solo funzionale ma anche “facilmente comprensibile”, fornendo al cliente un’esperienza immediata. Il posizionamento grafico è una tecnica utilizzata per creare una relazione tra estetica e psicologia tramite la quale gli elementi presenti nel menù sono studiati per aumentare desiderio e dirigere le scelte.
Gli errori da evitare
- Usare font incomprensibili: a volte presi dalla creatività non sempre si fanno scelte giuste. Banale dire che il font è una di quelle scelte che non possono essere sbagliate: dal carattere che scegliete per il vostro menù bar dipende la comprensione dell’offerta da parte dei vostri clienti. Immagina di trovarti davanti un menù e non capire bene cosa c’è scritto, perché troppo piccolo o perché scritto con un font troppo articolato. Creatività si, ma sempre con semplicità.
- Non scrivere gli ingredienti: una cosa sulla quale insisto molto durante le mie consulenze con focus specifico sulla creazione del menù, è quella di descrivere sempre l’offerta! Il vostro cliente deve sapere cosa sta per ordinare senza dover necessariamente scomodarsi a chiamare un cameriere o il barista. Fornite tutte le informazioni in modo da rendere il cliente autonomo nella scelta.
- Dilungarsi troppo con l’offerta: Varietà non significa necessariamente abbondanza. Nonostante il bar sia un luogo dalle mille possibilità di scelta (cibo, caffetteria, cocktail, snack, ecc.), cerca di non rendere il tuo menù un grande magazzino pieno di roba. Né troppo, né troppo poco: avere un’identità propria vuol dire anche delineare un’offerta cucita sulle caratteristiche del tuo bar. Un menù bar troppo lungo e con tantissima offerta è spesso visto dai clienti troppo generalizzato e di certo poco tipico. È qui che devi mettere in campo la tua identità, creando un’offerta personalizzata e coerente.
Un menù senza spazi vuoti: non sempre gli spazi vuoti vanno riempiti, spesso hanno una funziona ben precisa. Sicuramente trovarsi davanti un menù da bar pieno di scritte non distanziate non aiuta di certo l’occhio a leggere ma soprattutto crea una gran confusione. Lasciare degli spazi oltre che a dare una sensazione di ordine e pulizia, semplifica la vita al cliente durante la scelta.
- I fogli fotocopiati: lo so che è la cosa più facile, veloce ed economica da fare ma ne risentirà la tua immagine. I semplici fogli svolazzanti si sporcano facilmente, si rovinano e per di più non trasmettono un’idea di attenzione né al cliente né tanto meno all’offerta. Il tuo menù bar è il tuo primo biglietto da visita, abbine cura.
- Usare troppi colori: i colori sono una parte importante del menù, ogni colore ha un significato ben preciso nella psicologia, ecco perché devono essere scelti accuratamente e pensati in relazione a ciò che vuoi rimandare al cliente. Usare troppi colori abbassa inconsciamente la percezione di qualità del tuo bar.
I segreti da conoscere
Esattamente per come funziona con la creazione di un menù da ristorante quando si crea un menù per bar, la fase testing è indispensabile. Testare significa capire quali sono i gusti dei clienti dandoti la possibilità di cambiare e adattarti alle loro esigenze.
Un altro segreto da tenere a mente è che nonostante il bar abbia un’offerta culinaria decisamente più ridotta rispetto a quella di un ristorante, si deve comunque adattare a tutti.
Varia l’offerta, ma soprattutto non dimenticarti del gluten free o di creare un’alternativa vegetariana o vegana.
Ad esempio, sempre più persone non bevono latte vaccino, allora per le colazioni attrezzati anche con latte di provenienza vegetale: soya, avena, cocco ecc. Anche se inizialmente potrebbe sembrarti una spesa eccessiva, ricordarti che più copri le esigenze di diverse tipologie di clienti, più clienti avrai.
Perché affidarsi ad un professionista per un menù bar
Quando si parla di bar ne sento veramente di tutti i colori: “come aprire un bar senza soldi?”, oppure “come aprire un bar senza esperienza?” e così via. Diciamo che aprire un bar senza soldi, lo posso dire, è impossibile. Per quanto il bar possa sembrare una realtà piccola, ha comunque delle spese, sia in fase di pre-apertura ma sia e soprattutto dopo.
Ciò che però risulta possibile è aprire un bar senza esperienza. Se il tuo sogno è sempre stato quello di gestire un bar ma non hai mai avuto modo di imparare a farlo, c’è sempre chi può aiutarti.
Oppure potresti essere quella tipologia di imprenditore che ha anni e anni di esperienza nella gestione pratica del bar ma non conosce le nuove leggi del marketing e la psicologia del cliente tipo.
In entrambi i casi affidarsi ad un professionista è la strada più sicura per un ottimo risultato, specialmente oggi che i clienti pretendono dai bar molto di più.
Definire il menù del bar è una delle fasi più sottovalutate e me ne accorgo durante le consulenze quando mi rendo conto che i miei clienti hanno dedicato un tempo marginale alla sua progettazione.
Al contrario il menù è il nucleo della tua attività e deve essere trattato come una delle cose più importanti che hai. Affidarti ad un professionista di food marketing ti aiuta a creare un ponte tra le tue idee e le esigenze del mercato.
Dove mi trovi a Roma
Hai bisogno di nuove idee per rinnovare il menù del tuo bar o non sai da dove cominciare per creare qualcosa di veramente originale?
Chiamami per una consulenza, le piccole scelte giuste ti possono portare veramente in alto.
Mi trovi:
- Nella sede operativa di Elephant Consulting Group in Salita di Monte del Gallo, 21 a Roma
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