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Home restaurant, si può tradurre come “ristorante a casa” o “ristorante domestico”.
Rientra nella categoria dello Sharing economy, un modello economico che differisce da quello tradizionale.
È un’opportunità per chiunque abbia una passione per la cucina, di trasformare la propria casa in un piccolo ristorante.
L’idea nasce in Inghilterra e attualmente si sta diffondendo anche in Italia.
Una soluzione semplice, originale e flessibile rispetto all’apertura di un’attività tradizionale che prevede diversi step molto impegnativi.
L’invito non è esteso solo agli amici, ma anche a conoscenti o perfetti sconosciuti!
Se si vive in una città turistica o d’arte, questa soluzione è l’ideale per far conoscere i piatti tipici locali e farsi conoscere.
La prenotazione ed il pagamento sono online attraverso siti o app.
In Italia, la piattaforma più grande per effettuare pagamenti o prenotazioni è sicuramente Gnammo. Iscrivendosi a questa piattaforma, è possibile:
- Condividere le proprie abilità culinarie;
- Organizzare eventi, pranzi e cene a casa propria;
- Ricevere adesioni all’evento organizzato dagli Gnammer, ovvero il potenziale commensale/ospite.
Ti starai sicuramente chiedendo: “Come può diventare una forma di guadagno e come posso iniziare?”
Spoiler: qui sotto troverai la risposta che cerchi!
Vediamo insieme quanti italiani hanno deciso di adottare questa soluzione e tutto quello che devi sapere se vuoi seguire il loro esempio!
Quanti home restaurant ci sono in Italia
Gli Home restaurant italiani stanno aumentando sempre più.
Oggi si stimano 14mila home restaurant su tutto il territorio italiano.
Questo dato è il risultato della condizione economica dell’ultimo anno che ha spinto gli italiani e non solo, a reinventarsi.
In che modo?
Mettendo alla prova se stessi, facendo ciò che più si ama.
Perché aprire un home restaurant e le differenze rispetto a un ristorante tradizionale
La soluzione dell’Home restaurant è adatta a chi:
- Ha sempre sognato di condividere la passione per il cibo e la ristorazione;
- Non hai mai avuto l’occasione di intraprendere la strada della ristorazione;
- Desidera incrementare i propri profitti.
L’Home restaurant non è semplice social eating e si differenzia dall’attività ristorativa tradizionale, per:
- L’ambiente molto informale;
- La location, nonché la residenza del cuoco ospitante;
- La sala, che può ospitare un numero ristretto di commensali;
- Il costo per coperto che in media è di 40 euro.
Cosa prevede la legislazione sugli home restaurant
La legislazione sugli home restaurant prevede le stesse pratiche per l’apertura di un ristorante tradizionale.
Vediamo meglio nel dettaglio.
Come riporta il sito web Home Restaurant Hotel, l’Articolo 41 della Costituzione riconosce e legittima l’iniziativa economica dell’home restaurant recita:
“L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali – cfr. art.43“
Secondo il secondo comma, vi sono alcuni limiti alla libera iniziativa economica dovuti ai principi dell’utilità sociale e alla necessità di garantire la sicurezza, la libertà di iniziativa da parte dei cittadini.
Il terzo comma introduce ed impone allo Stato, di adottare delle misure legislative che garantiscano il raggiungimento dei fini prestabiliti introdotti dall’articolo 41 della Costituzione.
Gli individui hanno il diritto di scegliere l’attività economica da intraprendere, ma con la condizione che tale attività segua le leggi in vigore.
I cittadini hanno la facoltà di iniziativa economica e di portare avanti attività lecite per tutelare il singolo, ma anche il libero mercato e la concorrenza.
Inoltre, l’articolo 41 della Costituzione attesta che è possibile richiedere un compenso congruo per i beni e i servizi prestati, solo se giustificato dalle spese sostenute.
Quanto costa aprire un home restaurant
Se disponete di un soggiorno spazioso ed accogliente, siete dei cuochi aspiranti chef (presso se stessi, è il caso di dirlo) non dovete preoccuparvi di altro!
Le spese necessarie:
- Utensili da cucina;
- Stoviglie;
- Accessori per rendere l’ambiente più accogliente;
- Soprammobili;
- Tavoli;
- Sedie.
L’obiettivo da tenere sempre a mente è riuscire nell’intento di offrire un’esperienza diversa dal solito che possa essere memorabile!
Il marketing per gli home restaurant
Adesso conosci gli aspetti fondamentali per poter aprire un ristorante a casa tua!
Ma, come potresti promuovere la tua mini-attività?
Si tratta pur sempre di un lavoro e va da sé che sarà necessario essere dei professionisti sempre, in quanto è funzionale alla promozione della tua attività!
La professionalità è sinonimo di validità e credibilità, dunque una strategia efficace per invogliare la tua potenziale clientela a scegliere te, piuttosto che i tuoi competitors.
La strategia dovrà essere pianificata a partire dall’offline per poi arrivare all’online.
Questo tipo di pianificazione integrata, ti aiuterà a confermare dal vivo ciò che promuovi sui social.
Dall’igiene della casa sino alla pubblicazione di contenuti interessanti sulle pagine social della tua attività!
Sarà necessario avere un business plan che sintetizzi gli obiettivi imprenditoriali:
- Spese da sostenere;
- Come aumentare gli introiti;
- Raggiungere il target di riferimento;
- Promuovere la propria attività.
Per individuare e raggiungere il tuo target di riferimento, comprendere il mercato eno-gastronomico attuale e chi sono i tuoi competitors, ti consiglio di affidarti ad un food consultant esperto in food marketing.
Sarà l’unico che potrà trasformare la tua idea imprenditoriale in realtà!
Potrebbe interessarti anche come avviare un ristorante.
A chi rivolgersi per avviare un home restaurant di successo
Avrai già letto le regole fondamentali per aprire un ristorante di successo e saprai già che il mercato eno-gastronomico è uno dei più competitivi!
Se hai intenzione di avviare un home restaurant di successo, dovrai affidarti ad un esperto che sappia:
- Pianificare un business plan adatto alla tua attività;
- Pianificare una strategia efficace;
- Individuare eventuali contributi a fondo perduto ed agevolazioni pubbliche;
- Prevedere le entrate e le spese da sostenere;
- Fornirti una conoscenza esperta del mondo del food & wine;
- Aumentare i tuoi profitti.
Come posso aiutarti
Con la mia esperienza nel campo della Comunicazione e del Marketing posso aiutarti a:
- Gestire i Social Media della tua attività;
- Conoscere il mercato eno-gastronomico;
- Pianificare strategie adatte alla tua attività;
- Fare formazione per il tuo personale;
- Aumentare la Brand Awareness e i profitti.
Richiedi una consulenza!