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“Fine dining”, traduzione letterale dall’inglese: “cucina raffinata”. La definizione sembrerebbe dunque semplice e immediata, ma può essere, in realtà, più complessa di così.
Il fine dining si riferisce infatti ad un’esperienza che coinvolge tutti i sensi, non solo il palato. Il fine dining si compone di tantissimi elementi che, organizzati in maniera armoniosa, offrono al cliente la possibilità di sperimentare un momento unico e di elevatissimo valore.
Elementi irrinunciabili e di massima importanza per il fine dining sono ovviamente il cibo, la qualità degli ingredienti, le modalità di lavorazione e preparazione dei piatti. Ma oggi il fine dining è molto di più.
La parola chiave è “esperienza”. L’esperienza del cliente nel ristorante, infatti, non coincide solamente con ciò che ordina dal menù. Al contrario, essa è arricchita e resa più complessa da elementi quali l’arredamento, la musica, il servizio, e tanto altro.
Il fine dining rispecchia uno stile di ristorazione in cui ogni dettaglio è curato nei minimi particolari per far sì che l’esperienza complessiva del cliente sia unica e indimenticabile.
Bisogna puntare sulla formalità?
Non per forza! Oggi i concetti di lusso e di unicità si declinano in tantissimi modi diversi, non sempre coincidenti con un contesto di pura eleganza e formalità.
Ma come è nato il fine dining e come si è evoluto nel tempo?
La storia del fine dining
Il primo esempio di ristorazione fine dining della storia si ritrova in Francia, dove nel tardo Settecento nacquero i bouillon.
I bouillon erano dei ristoranti inizialmente nati per offrire una ristorazione rapida a prezzi accessibili. Il primo bouillon fu aperto da Pierre Louise Duval, e aveva la particolarità di proporre solamente due piatti: un piatto di carne e un brodo, il bouillon, da cui il ristorante prese il nome.
Questa modalità di ristorazione si diffuse rapidamente a Parigi e in tutta la Francia, divenendo molto popolare.
Nel frattempo, lo sviluppo dell’Art Nouveau in Europa ebbe la sua influenza anche sull’arredamento degli interni dei ristoranti, iniziando così a creare delle distinzioni tra i vari bouillon.
Alcuni rinnovarono i loro interni fino a dotarsi di decorazioni di lusso. I bouillon più eleganti rappresentano dunque i precursori del moderno fine dining.
Ma il primo vero e proprio ristorante fine dining nacque dalla partnership tra César Ritz (fondatore degli hotel Ritz e co-fondatore degli hotel Ritz-Carlton) e lo chef Auguste Escoffier.
Con la loro unione, offrirono sia alloggi che ristorazione di lusso in una sola struttura, il Grand Hotel di Monte Carlo, che divenne molto popolare tra gli aristocratici del tempo.
La ristorazione che veniva offerta qui era ovviamente sinonimo di lusso ed eleganza, e non mancavano certo piatti e stoviglie d’argento e bicchieri di cristallo.
Questo tipo di ristorazione divenne sinonimo di fine dining, e così rimase per molti anni.
Oggi, però, il fine dining si è evoluto in accordo con i più recenti trend del settore, aprendo questo tipo di ristorazione a numerose reinterpretazioni e versioni differenti.

20 casi di fine dining di successo
La Pergola
Sotto la guida dello chef Heinz Beck, La Pergola è uno dei ristoranti sinonimo del lusso nella capitale italiana.
Questa interpretazione classica del fine dining si concentra su uno stile raffinato, servizio d’eccellenza e alta cucina firmata dal famoso chef premiato con tre stelle Michelin.
Eleven Madison Park
Il ristorante Eleven Madison Park ha sempre rappresentato una delle declinazioni più classiche del fine dining, fatta di eleganza e cucina di altissimo livello, sullo sfondo di un design eccezionale, completato da una vista mozzafiato sul bellissimo Madison Square Park.
Recentemente, un’iniziativa di beneficienza lo arricchisce di valore. A seguito dell’emergenza sanitaria, il ristorante ha deciso di impiegare parte dei propri profitti per fornire pasti alle comunità in situazioni di necessità con il suo Eleven Madison Truck.
Enoteca Pinchiorri
Tradizione e innovazione si fondono da Enoteca Pinchiorri, anch’esso premiato con tre stelle Michelin a Firenze.
I sapori del territorio toscano si fondono con le sperimentazioni innovative in cucina, in un fine dining con un twist che strizza l’occhio alla creatività.
Il tutto è completato da un servizio attento, capace di consigliare il cliente e coccolarlo con la sua cordialità.
Element Firenze
Rimaniamo a Firenze, ma esploriamo gusti internazionali con Element.
Element porta a Firenze il meglio della cucina cantonese, preparata rigorosamente secondo una metodologia slow cooking, capace di esaltare al meglio i sapori.
L’ambiente del ristorante riprende l’arredo tipico della Cina, che trasmette allo stesso tempo raffinatezza e solennità, come in un antico tempio totalmente devoto al piacere della cucina.
Per Me – Giulio Terrinoni
Un’elegante semplicità negli arredi e una grande professionalità nella cucina sono gli ingredienti chiave di Per Me.
Ristorante particolarmente apprezzato per i suoi piatti di pesce, che sono diventati piatti simbolo della cucina di Giulio Terrinoni.
Il menù dichiara apertamente l’attenzione dello chef per temi come la sostenibilità, l’obiettivo zero waste e il supporto ai piccoli produttori locali: tutti questi elementi arricchiscono l’esperienza del cliente, assicurando la presenza di quella qualità tipica del fine dining.
Il Cavallino
Come spiegato in precedenza, il fine dining è un tipo di ristorazione capace di offrire al cliente un’esperienza unica. L’unicità è un fattore che spesso si lega a brand iconici ed estremamente famosi, come ad esempio Ferrari.
Sapevi che Ferrari ha il suo ristorante? Si chiama Cavallino, sotto la sapiente guida di Massimo Bottura. Qui si respira l’aria di casa Ferrari, anche nell’arredamento, arricchito da pezzi unici e cimeli della storia della grande azienda italiana.
Mangiare in questo ristorante è una vera e propria esperienza: tutti i dettagli sono perfettamente accordati tra loro per trasmettere l’essenza del lusso di Ferrari, regalando momenti indimenticabili a tutti gli amanti della casa automobilistica più famosa del mondo.
Gucci Osteria
Altro ristorante legato a un’iconica marca italiana, anch’esso sotto la guida di Massimo Bottura.
Eleganza, raffinatezza e modernità sono le parole che descrivono lo stile di Gucci, e che non possono che essere applicate anche alla cucina di Gucci Osteria, a Firenze.
La cucina della chef Karime Lopez affonda le sue radici nell’eccellenza dei migliori prodotti italiani e toscani.
L’alta cucina a Gucci Osteria si sposa con sale particolari arredate nei minimi dettagli, con la massima attenzione al gusto e alla raffinatezza anche nel design degli interni, offrendo un’esperienza di lusso a 360°.
Armani Restaurant
Alcuni brand sono così famosi e iconici che rappresentano un vero e proprio stile di vita.
È questa la visione di Armani, che nel 1998 ha aperto il suo primo ristorante fine dining a Parigi, seguito, nel tempo, da molti altri locali espressivi del lifestyle di lusso tipico di uno dei brand italiani più famosi del mondo.
Ogni ristorante Armani nel mondo segue un preciso stile, in cui le culture locali si mischiano all’innovatività e allo stile tipico del brand, in un’offerta gastronomica che non è mai uguale a sé stessa.
Ercoli Trastevere
Da Ercoli, a Trastevere, la proposta gastronomica di prima scelta si accompagna ad una wine list di ben 400 etichette.
A rendere particolare questo luogo è sicuramente il suo design. Ogni angolo del locale è dedicato ad una specialità, come avviene nell’area bakery, dedicata alla pasticceria.
Qui il format del fine dining è incarnato non solo dal cibo, ma anche dalla mixology, considerata un’arte e un vero e proprio spettacolo, tanto che nel locale si è deciso di creare un vero e proprio teatro in miniatura.
Dai tavoli è così possibile osservare la preparazione dei cocktail, proprio come se si stesse assistendo a una scena teatrale.
Laqua by The Lake
Spesso il fine dining si lega ai grandi nomi della cucina, che rappresentano una sorta di garanzia di poter vivere un’esperienza indimenticabile.
È quello che accade a Lacqua by The Lake, bistrot con una vista meravigliosa sul Lago D’Orta.
La proposta gastronomica è curata da Antonino Cannavacciuolo, un nome sinonimo di eccellenza e massima qualità.
Cracco
Un altro grande nome della cucina italiana firma il suo ristorante di Milano.
E la firma di Carlo Cracco non è solo nel nome del ristorante: ogni dettaglio emana la stessa energia del grande chef, in uno stile profondamente coerente che si respira in ogni angolo del locale.
Nessun dubbio sull’altissima qualità del cibo servito. Anche qui il nome è una garanzia di gusto e sicurezza.
Da Ezio
Il fine dining in una pizzeria? Da Ezio è possibile, con le strepitose pizze di Denis Lovatel.
Le particolarità delle pizze di Denis Lovatel sono tante: la sperimentazione, l’uso di ingredienti raffinati e di prima scelta, l’attenzione alla sostenibilità e l’uso di ingredienti capaci di valorizzare il territorio.
La creatività di Denis Lovatel è stata premiata anche da Gambero Rosso con il premio Tre Spicchi, assegnato solo alle migliori pizzerie del mondo.
Bros And Bun
Se il fine dining è applicabile alla pizza, perché non ai panini?
Bros And Bun propone un nuovo concetto di hamburger, in cui l’alta cucina incontra il gusto del pane e della carne, uniti ad altri ingredienti di prima scelta.
Un menù audace capace di far scoprire il lusso anche in una hamburgeria, a dimostrazione del fatto che il fine dining può prendere declinazioni decisamente interessanti e alternative.
Del Frisco’s Grille
Rimaniamo nel mondo della carne con Del Frisco’s Grille.
Questo ristorante è stato in grado di elevare il concetto di steak house, trasformandolo in un format di fine dining di lusso.
Tavoli scintillanti, arredamento e design elegante, piatti preparati con cura e con ingredienti di alta qualità. L’esclusività di questo ristorante è comunicata anche attraverso l’esplicita richiesta di un particolare dress code per i clienti.
SenzaFiamma Raw Food
Un fine dining che si fonda su un particolare tipo di cucina: quella crudista.
Scegliere di cenare in un ristorante che offre un format così peculiare è già di per sé un’esperienza diversa dal solito, esperienza che viene arricchita dall’attenzione ai particolari, dall’impiattamento elegante e dal servizio attento ma non invadente.
Seta
Lusso ed eleganza nel cuore di Milano. Seta reinterpreta classici della cucina italiana con un tocco di contemporaneità e di ricercatezza.
Premiato con due stelle Michelin, Tre Forchette Gambero Rosso e numerosi altri premi, garanzia della qualità della cucina firmata Antonio Guida.
Sartoria
Ristorante italiano a Londra, offre il meglio del gusto italiano nella capitale del Regno Unito.
Qui lo chef Francesco Mazzei dona contemporaneità ai piatti tradizionali di tutto il Belpaese, circondato da un arredamento raffinato ed elegante.
Spazio Niko Romito
Un punto di riferimento a Milano per la gastronomia gourmet sia italiana che internazionale.
Situato in prossimità della Galleria Vittorio Emanuele II, regala un bellissimo panorama su Piazza Duomo, da godere mentre si gustano le creazioni d’autore di Niko Romito, altro grande nome della cucina italiana.
L’alta cucina di Niko Romito è arrivata poi anche a Roma, con un format di fine dining che non coinvolge più solo il ristorante, ma anche il bar.
A Piazza Verdi, Niko Romito offre uno spazio per godersi un’esperienza culinaria unica, in qualsiasi declinazione si scelga di viverla: bar, locale da aperitivo, gastronomia di alta qualità, dopocena. Un luogo per vivere un momento di puro gusto in qualsiasi momento si desideri.
Ratanà
Valorizzazione delle materie prime e fiducia nei piccoli produttori locali rappresentano due elementi chiave dello stile di Ratantà, uniti alla professionalità dello chef Cesare Battisti.
La filosofia è quella di valorizzare i prodotti stagionali e locali, per scoprire un attaccamento al territorio di Milano e ai suoi sapori.
Uno spazio ampio e curato nel dettaglio sia negli interni che negli esterni, in cui gustare i classici della cucina milanese preparati con sapiente maestria.
Ikoyi
Premiato come “One to Watch 2021” da Fine Dining Lovers, Ikoyi, a Londra, è considerato un astro nascente dell’alta cucina internazionale.
Internazionali sono anche le creazioni che offre: i piatti di Ikoyi uniscono la stagionalità degli ingredienti locali londinesi con le spezie e i sapori dell’Africa Sub-Sahariana, creando un’innovazione decisamente interessante.

Come si realizza un ristorante fine dining
Come abbiamo visto, il fine dining non coincide sempre con la classica idea di ristorazione di lusso.
Il punto focale del fine dining è quello di offrire un’esperienza unica e memorabile al cliente, che si associ nella sua mente a un concetto innovativo e potenzialmente inimitabile di lusso.
Per farlo, è fondamentale la cura del dettaglio. Tutti gli elementi del tuo ristorante devono essere perfettamente in armonia tra loro per trasmettere al cliente la brand identity del tuo fine dining, ovvero la sua personalità, comunicativa di un’esperienza di lusso assicurata.
Infatti, anche i dettagli che possono sembrarti più banali, come ad esempio i piatti del tuo ristorante, comunicano al cliente qualcosa: lo stile del ristorante, l’esperienza che può aspettarsi, la qualità del servizio.
Non basta inserire nel proprio menù dei piatti originali, realizzati con ingredienti di prima scelta. Il fine dining è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi.
Per realizzare un ristorante fine dining è dunque innanzitutto necessario capire in modo chiaro qual è la brand identity del tuo ristorante, e dunque la sua personalità. Questo passaggio è assolutamente necessario per riuscire a capire come esprimere al meglio l’identità del tuo business.
Una volta compresa l’essenza della brand identity, si può passare allo studio di come creare una customer experience articolata e coerente con l’identità del ristorante, che crei un punto di contatto unico con i sensi e le emozioni dei clienti.
Oggi più che mai è importante considerare anche l’online: l’esperienza che un cliente si fa del tuo locale inizia spesso dal sito web del tuo ristorante, oppure dai tuoi social network.
Vedere foto e video del ristorante e leggere le informazioni contenute sul sito sono modi in cui il cliente si informa sull’esperienza che può fare nel tuo ristorante.
È dunque fondamentale anche curare i social media e il sito web della tua attività, in modo che anche essi si accordino alla brand identity del tuo ristorante.
Come si sceglie l’arredamento
Una parte molto importante di un ristorante fine dining è il suo arredamento. Ovviamente anche esso è un elemento comunicativo, che rivela al cliente qualcosa sul ristorante.
Dunque, anche l’arredamento dovrà essere selezionato con cura solo dopo un accurato studio della brand identity del ristorante.
Se desideri creare un ristorante fine dining che si avvicina molto all’idea tradizionale di lusso, puoi scegliere mobili semplici ed eleganti.
Attenzione alla scelta del colore: per i ristoranti di lusso, i colori più in voga sono il bianco e il nero, simboli di una semplicità che comunica raffinatezza.
C’è però anche un’altra strategia per scegliere il colore dell’arredamento del proprio ristorante, ovvero accordandolo alla propria brand identity.
Se pensi alla personalità del tuo ristorante, che colori ti vengono in mente? Quali sono i colori che hai usato nel logo del ristorante? Quali pensi che possano essere i colori più adatti a trasmettere ai clienti l’idea di ristorazione che vuoi offrire loro?
Poniti queste domande e scegli una palette di colori che si accordi con gli elementi elencati.
Ti consiglio di scegliere pochi colori, in maniera da evitare che si possano generare troppi accostamenti cromatici che rischiano di creare inestetismi e di generare troppa confusione nel cliente. Meglio tenersi su una palette semplice ma d’effetto.
Attenzione anche agli oggetti che riempiono le sale del tuo ristorante. Se nel tuo locale fine dining vuoi proporre una cucina alternativa, puoi rendere originale anche la location, riempiendola con oggetti stravaganti che ben si accordano al tuo stile “fuori dal comune”.
Come avrai capito, tutto dipende dall’immagine che vuoi creare nella mente dei tuoi clienti: capire quale essa sia è fondamentale per scegliere come arredare il ristorante.
Come si sceglie il menù
Il menù è ovviamente un elemento di fondamentale importanza in qualsiasi ristorante. Può sembrare semplice da costruire, ma in realtà deve rispondere a regole precise che possono influenzare in maniera importante il profitto del tuo ristorante: le regole del menù engineering.
Anche in questo caso, dal punto di vista estetico, è necessaria la massima coerenza con l’identità del tuo ristorante.
Attenzione ai prezzi, anche quelli comunicano qualcosa. Un prezzo più alto della media, ovviamente, creerà un’aspettativa nel cliente: quella di trovarsi in un ristorante di lusso.
Il prezzo, però, deve sempre essere ben giustificato, e corrispondere ad un’elevata qualità di cui il cliente deve poter far esperienza non solo nel piatto, ma anche nel servizio.
Per un fine dining, due scelte relative al menù sono particolarmente rilevanti:
- Quanti piatti inserire;
- Quali piatti inserire.
Per quanto riguarda la quantità di piatti da inserire nel menù, è consigliabile non inserire un numero eccessivo di piatti.
Questo ti permetterà di ottenere un migliore controllo in cucina, nella preparazione delle ricette offerte dal menù. Un migliore controllo sulla preparazione vuol dire essere in grado di garantire una maggiore qualità ai propri clienti.
La decisione di quali piatti inserire, anche questa volta, dipende fortemente dall’identità del ristorante.
Ad esempio, se vuoi creare un ristorante fine dining che offra il meglio della tradizione romana in chiave di lusso, ovviamente i piatti da inserire nel menù dovranno partire proprio dai classici più amati della cucina romana.
Ricordati sempre che l’essenza del fine dining è l’esperienza unica: in ogni decisione che prenderai sul tuo ristorante, questo dovrà essere l’obiettivo da tenere sempre a mente.

Come si intercetta il pubblico
In una certa misura, il ristorante fine dining comunica sempre l’idea di qualcosa di esclusivo. Va detto, dunque, che non si tratta di un’esperienza adatta a chiunque.
Come per ogni business, anche il ristorante fine dining deve essere in grado di intercettare il pubblico giusto, capace di apprezzare il tipo di ristorazione proposta.
Il pubblico da intercettare, anche detto target, deve essere studiato in modo preciso all’interno di un piano di comunicazione per il proprio ristorante.
Per farlo si utilizza uno strumento importantissimo nel marketing: i personas. Si tratta di un profilo del cliente ideale, creato sulla base dei dati di cui si dispone a partire dalle ricerche di mercato e dall’analisi del contesto.
Grazie a questo profilo, è possibile capire:
- Quali sono gli interessi del target;
- Cosa cerca in un ristorante fine dining;
- Che tipo di esperienza vuole fare;
- Quanto spende in media;
- Quanto frequentemente mangia al ristorante;
- Su cosa si basa la scelta del ristorante;
- Su quali canali di comunicazione è possibile intercettarlo.
Tutte queste informazioni sono fondamentali per definire la strategia di comunicazione da adottare per riuscire ad entrare in contatto con il target.
Il modo migliore per raggiungere il target più adatto viene studiato attentamente e inserito all’interno del piano di marketing per il ristorante.
Il piano di marketing è un documento che guida le azioni comunicative necessarie a promuovere un business, e include tutte le strategie di comunicazione online e offline studiate per una determinata attività.
Grazie al piano di marketing è possibile ottenere una visione sintetica e precisa del percorso da compiere per giungere agli obiettivi di business che ci si è posti, monitorando i progressi e individuando aree di potenziale miglioramento.
Perché rivolgersi ad un esperto della ristorazione
Oggi esistono tantissime declinazioni diverse del fine dining. Trovare quella più adatta al proprio ristorante e sapere come comunicarla nel modo corretto può essere complesso.
Per elaborare un piano di marketing efficace, capire a quale target rivolgerti ed essere sicuro di comunicare al meglio la brand identity del tuo ristorante, puoi rivolgerti a un esperto di Food Marketing. Una figura di questo tipo, infatti, ha competenze nel mondo della comunicazione e conosce approfonditamente anche il campo della ristorazione.
Insieme a un food consultant esperto, potrai trovare le migliori tecniche per promuovere il tuo brand, studiando tutti gli elementi comunicativi che contraddistinguono il tuo ristorante sia online che offline.
La consulenza di un esperto nel campo del Marketing potrà esserti utile anche per sviluppare al meglio la strategia digital per la promozione del tuo ristorante.
Con la mia esperienza nel campo della Comunicazione e del Marketing posso aiutarti a:
- Gestire i Social Media della tua attività;
- Conoscere il mercato di riferimento;
- Pianificare strategie adatte al tuo ristorante;
- Fare formazione per il tuo personale;
- Aumentare la Brand Awareness e i profitti.