Indice degli argomenti trattati
Abruzzo
Niko Romito
Niko Romito definisce la sua cucina come semplice e mai complicata.
Per arrivare ad affermare questo, è necessario comprendere il retroscena riguardante la carriera dello chef.
Dopo aver abbandonato gli studi universitari, decide di iniziare a lavorare nel ristorante di famiglia, il Reale. La sua formazione sul campo la si deve al Sous Chef che in poco tempo l’ha reso noto nel mondo della ristorazione a livello internazionale.
In seguito, lo chef Romito trasferisce il ristorante in un antico monastero a Castel del Sangro e decide di chiamarlo Reale Casadonna che ha ottenuto tre stelle Michelin nel 2013.
Calabria
Caterina Ceraudo
Caterina Ceraudo è la chef del ristorante di famiglia Dattilo, che si trova all’interno di un vecchio frantoio situato in un casolare seicentesco.
Dattilo ha ottenuto una stella verde Michelin, per le proposte sostenibili offerte.
La location è molto rurale e si è circondati da vigneti, uliveti e agrumeti.
Emilia-Romagna
Massimo Bottura
Tre stelle Michelin e primo posto nella classifica dei 50 migliori ristoranti al mondo.
L’Osteria Francescana guidata da Massimo Bottura è un ristorante tristellato situato a Modena.
Lo chef ha iniziato la sua carriera imparando la cucina emiliana e successivamente comprendendo i sapori internazionali.
Piemonte
Enrico Crippa
Formatosi con alcuni dei migliori chef esistenti al mondo, oggi è alla guida del Piazza Duomo situato ad Alba, in provincia di Cuneo.
Piazza Duomo è un ristorante tristellato che nasce nel 2005 e che ha ottenuto anche il riconoscimento come uno dei migliori ristoranti al mondo, posizionandosi alla 17esima posizione.
Lazio
Heinz Beck
Lo chef tedesco Heinz Beck si è formato presso diversi ristoranti situati in giro per l’Europa.
La sua formazione, l’ha poi portato alla conduzione del ristorante La Pergola di Roma che ha ottenuto: tre stelle Michelin, cinque forchette Michelin, quattro cappelli della Guida Espresso, una votazione di 95/100 nella Guida del Gambero Rosso e tre stelle del Veronelli.
Lombardia
Nadia Santini
Nadia Santini alla guida del ristornate Dal Pescatore, a Canneto sull’Oglio è la prima chef donna ad avere ottenuto 3 stelle Michelin.
Non solo, ha ricevuto altri riconoscimenti come il Cappello d’Oro della Guida Espresso 2020 e 3 forchette Gambero Rosso 2020.
Nel 2013, il suo ristorante si è posizionato tra i 50 migliori ristoranti al mondo e la chef è stata premiata come miglior chef donna al mondo.
Chicco e Roberto Cerea
Oltre ad essere due chef stellati, Chicco e Roberto Cerea sono due fratelli che guidano il ristorante Da Vittorio Brusaporto, situato in provincia di Bergamo.
Si tratta di un ristorante tristellato.
Fabio Pisani e Alessandro Nigrini
Il duo Fabio Pisani e Alessandro Nigrini sono stati una fortuna per il ristorante da loro condotto.
Infatti, i due chef hanno fatto riguadagnare la seconda stella Michelin al ristorante a cui sono alla guida: Il Luogo di Aimo e Nadia.
Il ristorante milanese, in precedenza aveva perso la seconda stella Michelin, ma non l’opportunità di ritornare alla ribalta!
Stefano Baiocco
Noto per la sua conoscenza delle erbe aromatiche, lo chef Stefano Baiocco guida il ristorante Villa Feltrinelli.
In questa location lo chef cura e coltiva le erbe aromatiche che sono le protagoniste dei suoi piatti.
Ad oggi lo chef ha ottenuto il riconoscimento di due stelle Michelin.
Carlo Cracco
La sua fama lo precede, in quanto noto per essere stato il primo chef ad aver partecipato ad uno dei primi programmi di competizione culinaria.
Carlo Cracco gestisce il ristorante a cui ha dato il nome, appunto Cracco, situato nel capoluogo lombardo.
In passato ha ottenuto due stelle Michelin, di cui una è stata persa nel 2018.
Davide Oldani
Dopo una lunga esperienza in giro per i ristoranti di tutto il mondo, lo chef Davide Oldani ha aperto un ristorante tutto suo.
D’O è un ristorante bistellato situato a San Pietro all’Olmo.
Toscana
Enrico Bartolini
Enrico Bartolini è uno chef toscano, nonché l’unico ad aver guadagnato ben nove stelle Michelin di cui tre con il ristorante situato all’interno del Mudec (Museo delle culture) di Milano, da cui prende il nome.
La nona stella, la più recente, è stata ottenuta con la Guida Michelin 2021 ed è stata attribuita al Poggio Rosso di Castelnuovo Berardenga, ristorante situato in provincia di Siena.
Veneto
Massimiliano Alajmo
È lo chef più giovane ad aver ricevuto tre stelle Michelin.
All’età di 28 anni, Massimiliano Alajmo ha preso le redini del ristorante Le Calandre situato a Rubano in Veneto.
Quali sono i ristoranti con 3 stelle e dove si trovano
I ristoranti con 3 stelle Michelin sono suddivisi tra Nord e Sud Italia e sono:
- Uliassi, Senigallia;
- Enrico Bartolini al Mudec, Milano;
- St. Hubertus, Cassiano in Alta Badia;
- Reale Casadonna, Castel di Sangro;
- La Pergola, Roma;
- Osteria Francescana, Modena;
- Piazza Duomo, Alba;
- Enoteca Pinchiorri, Firenze;
- Dal Pescatore, Canneto sull’Oglio;
- Le Calandre, Rubano;
- Da Vittorio, Brusaporto.
Quali sono i ristoranti con 2 stelle e dove si trovano
Adesso passiamo ai ristoranti con due stelle Michelin.
Ecco dove si trovano e quali sono:
- L’Olivo, Anacapri;
- Taverna Estia, Brusciano;
- Antica Corona Reale, Cervere;
- Magnolia, Cesenatico;
- Arnolfo, Colle di Val d’Elsa;
- Miramonti l’Altro, Concesio;
- D’O, Cornaredo;
- Santa Elisabetta, Firenze;
- Piccolo Lago, Fondotoce;
- Villa Feltrinelli, Gargnano;
- Bracali, Ghirlanda;
- Agli Amici, Godia;
- La Madernassa, Guarene;
- San Domenico, Imola;
- daní maison, Ischia;
- La Madia, Licata;
- La Peca, Lonigo;
- Antica Osteria Cera, Lughetto;
- Quattro Passi, Marina del Cantone;
- Torre del Saracino, Marina Equa;
- Madonnina del Pescatore, Marzocca;
- Gourmetstube Einhorn, Mules;
- Il Luogo di Aimo e Nadia / Seta by Antonio Guida / Vun Andrea Aprea, Milano;
- Caino, Montemerano;
- Villa Crespi, Orta San Giulio;
- Duomo, Ragusa;
- La Trota, Rivodutri;
- Il Pagliaccio, Roma;
- Don Alfonso 1890, Sant’ Agata sui Due Golfi;
- Terra, Sarentino;
- Trenkerstube, Tirol;
- Harry’s Piccolo, Trieste;
- Glam Enrico Bartolini, Venezia;
- Casa Perbellini, Verona;
- Il Piccolo Principe, Viareggio.
Quali sono i cuochi con più stelle Michelin
Alain Ducasse
Il primo in classifica tra gli chef con più stelle Michelin è Alain Ducasse.
Lo chef monegasco è nato in Francia e attualmente conta 13 stelle ottenute nei ristoranti in cui è alla guida, ma in precedenza aveva ricevuto il riconoscimento di 19 stelle.
La sua carriera è iniziata già nell’età adolescenziale in cui ha sviluppato un interesse molto forte per la cucina provenzale.
Questa passione per la cultura culinaria lo ha portato ad ottenere la prima stella Michelin presso il ristorante La Terrasse all’Hotel Juana di Juan les Pins.
I ristoranti in cui opera:
- Louis XV Alain Ducasse al’Hotel de Paris (3 stelle);
- Alain Ducasse au Plaza Athénée (3 stelle);
- Le Meurice Alain Ducasse (2 stelle);
- Alain Ducasse at The Dorchester (3 stelle);
- Alain Ducasse at Morpheus (2 stelle).
Yannick Alléno
A seguire, vi è Yannick Alléno che ha consolidato le sue competenze culinarie grazie ad una vasta formazione eseguita in giro per il mondo.
Dal 2003 al 2014 è stato alla guida di ristoranti stellati e raffinati come l’Hotel Maurice e Le 1947. Ha anche fondato il gruppo Yannick Alléno che diffonde i prodotti e concetti francese nel mondo della ristorazione di lusso francese.
Nel 2014 guida le cucine del Pavillon Ledoyen e nel tempo ottiene tre stelle Michelin. Nel 2017 il ristorante Le 1947 ottiene il riconoscimento di tre stelle Michelin.
Martin Berasategui
Lo chef spagnolo con più stelle Michelin è Martin Berasategui.
Classe 1960, ha gestito un ristorante a conduzione familiare dove ha ottenuto la sua prima stella Michelin.
Giovanissimo ha imparato la cultura enogastronomica sino ad aprire un ristorante tutto suo nel 1993, dal nome Lasarte-Oria. Grazie alla sua passione e alla ricerca mirata delle materie prima, ha ottenuto tre stelle Michelin.
Heinz Beck
L’ “Ottavo re di Roma” è Heinz Beck noto chef di origini tedesche.
La sua cucina dal sapore internazionale e all’avanguardia gli ha fatto ottenere ben 5 stelle Michelin. Attualmente è alla guida del ristorante La Pergola di Roma e insieme a sua moglie Teresa Maltese ha fondato nel 2005 la Beck and Maltese consulting.
Si tratta di una società di consulenza mediante la quale gestiscono diversi ristornati italiani ed internazionali.
Gordon Ramsay
7 stelle Michelin, personaggio televisivo, autore di alcuni libri e imprenditore, stiamo parlando di Gordon Ramsay.
Il suo passato non preannunciava una carriera nel mondo della ristorazione, ma il destino ha scelto per lui ed è così che dalla carriera da calciatore è passato ad essere uno degli chef più stimati ed acclamati al mondo.
Si è formato in giro per l’Europa sino ad inaugurare il Boxwood Cafè al The Berkeley di Knightsbridge che attualmente ha diverse sedi sparse per il mondo: da Dubai a Versailles.
Anne Sophie Pic
La miglior chef donna nel 2011 è stata Anne Sophie Pic.
La sua cucina è multisensoriale ed attenta a diversificare e garantire un’esperienza gustativa all’avanguardia.
La chef francese ha ricevuto 8 stelle Michelin e conduce il ristorante di famiglia Maison Pic.
Umberto Bombana
Il “re del tartufo bianco”, Umberto Bombana è il proprietario del ristorante Otto e mezzo di Hong Kong.
È il primo italiano ad avere ottenuto tre stelle Michelin fuori dal proprio territorio natale.
Lo chef ha lavorato in giro per il mondo e questa esperienza formativa lo ha condotto verso il raggiungimento dell’ambito riconoscimento delle stelle Michelin. Ha ottenuto due stelle Michelin nel ristorante Otto e mezzo di Shanghai e una stella a Macao.
Che qualità hanno gli chef con una stella Michelin
Quali sono le qualità che accomunano gli chef stellati?
Sicuramente la passione verso il proprio lavoro e la voglia di dare il meglio di sé.
Serve tanta energia per sostenere intere giornate in cui è necessario gestire e curare ogni minimo dettaglio.
Oltre alla forza fisica e mentale, è d’obbligo avere un buon palato che non si perda nessun ingrediente che sappia valorizzare ogni piatto proposto.
Uno chef stellato è anche umile ed è un buon ascoltatore.
Non solo, uno chef deve saper far parte di una squadra. In quanto, “capocuoco” dipenderà da lui/lei la sorte del ristorante a cui è alla guida.
Gestire un team, non è affatto semplice, ma non è impossibile!
Essere sempre orgogliosi dei progressi del proprio team, motivare e stimolare il gruppo sono alcuni step fondamentali per far sì che all’interno della propria squadra si respiri un’aria sana e si viva in un clima tranquillo.
Saper riconoscere gli errori commessi e riuscire a trovare una soluzione, questo è un punto di forza che dovrebbe accomunare ogni cuoco a prescindere dai riconoscimenti ottenuti.
Puntare al raggiungimento di un obiettivo, servendosi degli errori come lezioni per imparare a fare meglio e a distinguersi sempre per la propria attitudine.
Come preparare il percorso verso la stella
Il percorso verso la stella è lungo e l’ingrediente segreto è sicuramente l’impostazione mentale proattiva. Cosa vuol dire?
Per diventare uno chef stellato e ricevere uno dei riconoscimenti più importanti al mondo, è necessario avere ben a mente, che bisogna essere preparati a tutto e su tutto.
Lavoro, studio, ricerca e tanta tenacia ti porteranno verso l’obiettivo tanto ambito.
Non saranno le pietanze costose a rendere migliore il tuo ristorante o il tuo metodo, bensì la soddisfazione dei tuoi clienti.
Un cliente soddisfatto ritornerà da te e sarà più probabile che si attivi un circolo virtuoso tra passaparola e fidelizzazione del cliente stesso.
Ed è per questo che un ristorante di successo diventa tale solo se riesce a proporre un’esperienza eno-gastronomica senza eguali. Solo così la potenziale clientela e quella già affermata avranno il tuo ristorante e te come punti di riferimento.
Offrire il meglio e differenziare le proprie proposte dalla concorrenza: questa è la strada giusta che ti condurrà verso il raggiungimento della tanto ambita stella Michelin!
Come posso aiutarti
Con la mia esperienza nel campo della Comunicazione e del Marketing posso aiutarti a:
- Gestire i Social Media della tua attività;
- Conoscere il mercato eno-gastronomico;
- Pianificare strategie adatte alla tua attività;
- Fare formazione per il tuo personale;
- Aumentare la Brand Awareness e i profitti.